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Una nuova app Android riesce ad estrarre la palette colori dalle foto

Lo sviluppatore Francisco Franco, notoriamente famoso al pubblico per lo sviluppo dell’omonimo custom kernel, si è reso protagonista della pubblicazione di un’interessante app Android che consente di identificare la palette di una foto estraendola e mostrando a schermo una griglia con i vari valori esadecimali più rilevanti. 

Si tratta di un’app interessante da rivolgersi direttamente all’attenzione di un pubblico di grafici e designer. Graphice, questo il nome dell’applicazione, consente quindi di prelevare gli estremi colore da una fotografia selezionata per poi mostrare, attraverso dei riquadri, i codici EXA dei colori di maggior rilievo.

L’app è curata in ogni suo dettaglio, sia per quanto concerne l’interfaccia grafica vera e propria che il sistema di accesso alle funzioni applicative tipiche che forniscono anche una serie di importanti dettagli in merito, ad esempio, alla scheda completa di ogni colore che converge sulle indicazioni di tonalità, saturazione e contrasto.

Tra l’altro, a Graphice si fa corrispondere anche un aspetto social, visto che è possibile condividere i riquadri di alcuni colori, assieme alla foto originale, semplicemente selezionandoli. In tal senso, quindi, sarà prevedibile chiamare in causa un ipotetico arredatore che interverrà a distanza nella valutazione degli ambienti e dei colori da conferire per creare la giusta atmosfera. 

L’app è gratuita sul Play Store di Google, sebbene sia possibile prevedere un’estensione delle funzioni tramite acquisto in-app che, al costo di €2.39, offrirà la possibilità di selezionare, all’interno delle vostre foto, un’area parziale ben definita da valutare separatamente. Potete scaricala direttamente dal badge a fondo pagina. Che ve ne pare? 

[appbox googleplay id=com.franco.graphice]

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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