Categorie: Apple

Apple conferma di limitare le prestazioni dei vecchi iPhone con un aggiornamento software

Dopo le indiscrezioni e le polemiche dei mesi scorsi, arriva oggi la conferma ufficiale. Apple ha, infatti, confermato quanto era emerso da test e benchmark in passato. L’azienda di Cupertino, infatti, rallenta il funzionamento dei processori dei suoi iPhone quando la batteria inizia a perdere colpi. In questo modo, secondo Apple, gli smartphone sono protetti dai casi di picchi di corrente che comporterebbero uno spegnimento del terminale per proteggere le sue componenti hardware. 

Lo scorso anno tale funzionalità era stata, silenziosamente, inserita su iPhone 6, iPhone 6S e iPhone SE. Quest’anno, con il rilascio di iOS 11.2, tale funzione è stata inserita anche su iPhone 7 e 7 Plus, gli smartphone presentati da Apple nella seconda metà del 2016. Apple ha, inoltre, confermato di avere in programma  di estendere tale funzionalità ad altri prodotti (iPhone 8, 8 Plus e X) in futuro. 

A chiarire il funzionamento di questo particolare “sistema di protezione” sviluppato da dalla casa di Cupertino per i suoi iPhone è stato John Poole, CEO di GeekBanch, una delle piattaforme di benchmark più utilizzate in assoluto nel settore mobile, che è stato tra i primi ad evidenziare, supportando con dati concreti, il comportamento anomalo degli iPhone.

Dopo aver ricevuto questa particolare funzione di protezione, infatti, un iPhone presenta risultati radicalmente differenti nei test benchmark rispetto a quanto avveniva con la versione software precedente. I benchmark, infatti, tendono a “spremere” al massimo il processore di uno smartphone e, quindi, a causare con maggiore frequenza i picchi di corrente di cui parla l’azienda di Cupertino nel suo comunicato. 

Un iPhone che ha ricevuto questo sistema di protezione tenderà, quindi, ad avere un comportamento altalenante nei benchmark con continui cali prestazionali, legati ad un abbassamento del clock del processore, per tutelare il corretto funzionamento del dispositivo. La conferma di oggi di Apple rappresenta, senza dubbio, un chiarimento importante per gli utenti anche se le polemiche, soprattutto per la scarsa trasparenza da parte dell’azienda che ha confermato l’esistenza di questa funzionalità in netto ritardo, saranno senza dubbio tantissime. 

Staremo a vedere se Apple darà la possibilità agli utenti di scegliere, in autonomia, se poter sfruttare o meno questa particolare “funzionalità” degli iPhone. 

Davide Raia

Web editor e blogger da più di dieci anni, sono appassionato di sport, motori e tecnologia.

Recent Posts

Amazon: le nuove offerte tecnologiche da non farsi scappare

Siete alla ricerca di qualche promozione interessante sui prodotti tecnologici? Amazon potrebbe avere ciò che fa al caso vostro. L'e-commerce…

16 Settembre 2024

Le malattie che I piccioni possono trasmettere all’uomo e come prevenirle

I piccioni, spesso considerati una parte integrante dell’ambiente urbano, sono anche portatori di malattie che possono essere trasmesse all’uomo. La presenza…

15 Settembre 2024

Marte: Un’Antica “Faccina Sorridente” Potrebbe Contenere Segni di Vita

Una recente scoperta su Marte ha riacceso l'interesse per la possibilità di vita passata sul Pianeta Rosso. Un team di…

15 Settembre 2024

Combatte l’Herpesvirus: svelato il meccanismo di difesa che controlla le infezioni latenti

La scoperta recente di un meccanismo di difesa del cervello contro l'herpesvirus ha aperto nuove strade nella comprensione di come…

15 Settembre 2024

L’uomo in evoluzione: cosa succede nelle nostre braccia

Una specie non è qualcosa di statico, ma si trova in costante evoluzione. Ovviamente i cambiamenti in questione non si…

15 Settembre 2024

Nuovo SMS truffa PosteInfo: ecco come riconoscerlo

Diversi utenti stanno ricevendo uno strano SMS da parte di PosteInfo in merito a dei problemi di sicurezza con la…

15 Settembre 2024