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I 3 motivi delle poche vendite dell’iPhone XR secondo il Wall Street Journal

Come ormai abbastanza noto, la Apple sta vivendo un periodo di grande crisi, forse il più grande in assoluto nella storia dell’azienda statunitense. E’ dovuto in parte alla guerra dei brevetti contro l’azienda di chip Qualcomm, ma soprattutto per le stime di vendite di unità di iPhone molto basse, che, secondo l’azienda, porteranno a netti cali di incassi nel primo trimestre del 2019.

 

Perché l’iPhone XR non vende come previsto

Quando Apple lanciò i tre nuovi iPhone, rispettivamente XS, XS Max e XR, molte aspettative si avevano su quest’ultimo, molto potente dal punto di vista hardware ed a prezzo ridotto rispetto agli altri, circa 750 sterline. Un display da 6,1”, un processore esa-core da 2.1 Ghz, RAM da 3Gb e memoria interna da 256 gb lo rendono un top smartphone a tutti gli effetti.

Ma allora perché ha venduto così poco?

Una risposta completa prova a darcela un’esperta del settore del New York Times, che evidenzia tre motivi principali delle poche unità vendute dell’iPhone:

  • Molta gente ignora i nuovi lanci. I vecchi iPhone, come per esempio l’X, l’iPhone 8,  sono ottimi smartphone con ottime qualità tecniche. Spesso non vale la pena spendere ulteriori soldi per poche modifiche aggiuntive.
  • L’XR è trascurato. Come abbiamo già detto, è un ottimo device, ma è molto trascurato dagli altri due iPhone. Infatti, non è né lo smartphone più economico al mercato, né ha quelle caratteristiche tecniche  superiori all’XS e all’XS Max. Proprio per questo, la Apple sta pensando di abbassare il prezzo a 499 dollari.
  • Molti cellulari sono più economici. Esistono tantissimi smartphone ormai al mercato, alcuni veramente con ottimo rapporto qualità-prezzo. Basta vedere la casa Huawei o anche il recente top di gamma OnePlus 6T. Paragonandoli con l’iPhone XR, quest’ultimo ha un rapporto qualità-prezzo molto inferiore.

Specifichiamo infine, che l’XR non è l’unico dispositivo ad avere avuto un calo di aspettative, anche l’XS e l’XS Max non hanno avuto l’esito di vendite sperato.

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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