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AMD Ryzen anche sui notebook: disponibili architetture Zen e Vega Mobile

Questo 2017 è stato sicuramente l’anno dei microprocessori e dei big del chipmaking internazionale AMD ed Intel che si sono dati rispettivamente feroce battaglia prevedendo il rilascio di soluzioni di ultima generazione che hanno coinvolto a macchia d’olio ogni segmento di mercato, dal mobile sino alle soluzioni Desktop, alle workstation ed ai server.

Sia Intel, con le sue proposte Coffee Lake di ottava generazione, sia AMD Technologies con le soluzioni ad architettura Ryzen hanno letteralmente stravolto il mercato ponendo nelle mani dei consumatori delle piattaforme al top della categoria e dell’evoluzione tecnica di comparto. A quanto pare, comunque, le novità non sono finite qui, almeno per AMD.

Di fatto, il chipmaker californiano si sta proponendo con le nuove offerte Ryzen Mobile che, sino a questo momento, sono state avvolte nel mistero dietro l’indicazione in codice che li ha identificati come Raven Ridge e che diviene ora “Ryzen with Radeon Vega Graphics” così come indicato dal nuovo logo ufficiale che fa chiaramente riferimento a quelle che sono le due componenti chiave di questi sistemi.

Trattasi di soluzioni low-profile che con un TDP pari ad appena 15W si rendono perfettamente idonei ad un utilizzo in mobilità. Di fatto, dette soluzioni si indirizzano in maniera specifica al comparto notebook, dove svolgono la loro azione coadiuvando l’intervento di una CPU Zen e di un’unità grafica basata su architettura Vega.

AMD, quindi, mette sul piatto le ultime innovazioni disponibili nel campo dei sistemi a microprocessore rendendole disponibili per i notebook più sottili e minimalisti, con l’intenzione di procedere alla realizzazione di componenti che in una fase successiva prevederanno una loro integrazione anche nel contesto del mercato Desktop e delle soluzioni portatili tradizionali.

Si tratta di una manovra commerciale ben specifica e, in tal senso, è senz’altro importante evidenziare l’accelerazione sui tempi fatta registrare dal rilascio di queste nuove unità da porgere all’attenzione del mercato ultra-book ed ibridi 2-in-1 ora dirette rivali delle controparti Intel. Nello specifico, il costruttore ha previsto l’annuncio di due famiglie di CPU qui identificate come Ryzen 7 e Ryzen 5, le cui specifiche sono sommariamente riassunte nella tabella che segue.

Ambedue le soluzioni condividono la medesima architettura base corrisposta a 4 core e 8 threads in configurazione Single-die CPX che realizza un singolo modulo con i 4 core legati alla medesima cache L3 da 4 Mbyte. In tal caso, cambia il reference clock per la frequenza base ed in modalità Turbo Boost sul modello di punta Ryzen 7 che scala ulteriormente le prestazioni rispetto alla controparte in-house a parità di TDP Index.

Decisamente più marcata, invece, la disparità prestazionale del comparto GPU che vede 10 Compute Units nel processore Ryzen 7 2700U contro le 8 del Ryzen 5 2500U che introduce addirittura una frequenza di riferimento superiore al modello Ryzen 7 Standard.

Ovviamente, come ci si potrebbe di certo aspettare, l’architettura base delle nuove CPU AMD Ryzen Mobile eredita le caratteristiche delle controparti Desktop per le integrazioni a singolo modulo Zen o CPX che introducono i controller PCI Express 3.0 e quelli di memoria con supporto alle configurazioni DDR4-2400 dual channel. L’utilizzo della tecnologia proprietaria Precision Boost 2 garantisce poi la gestione della frequenza di clock boost secondo un modello che differisce sostanzialmente dal paradigma di gestione delle CPU Desktop, in cui i core logici sono preferenziali nella gestione dei parametri. In questo caso, infatti, si offre preferenza ai core fisici ed alla gestione contestuale dei parametri caratteristici in attinenza ai valori di temperatura ed in relazione al carico di lavoro e della corrente richiesta.

Le implementazioni Desktop per la tecnologia XFR valgono anche per i sistemi mobile Ryzen CPU di ultima concezione (mXFR) per i quali si prevede una soglia di mantenimento stabile del limite di frequenza in Turbo Boost in presenza di sistemi di raffreddamento a tiraggio forzato maggiorati che consentano di smaltire in maniera efficiente l’energia prodotta dal modulo e che, in tali condizioni, supera chiaramente i 15W di picco.

Per spiegare questa tecnologia si pensi ad un notebook volutamente dimensionato dal costruttore con sistema di raffreddamento da 30W abbinato ad una soluzione AMD CPU Ryzen. In questo caso, in modalità operativa Turbo Boost, sarà possibile gestire non soltanto un ulteriore upscaling della frequenza base ma anche un utilizzo da prevedersi per un tempo più lungo. In tal senso, quindi, avremo garanzia di protezione contro surriscaldamento e maggiore boost prestazionale.

Synersistic Power Rail Sharing rappresenta una peculiarità specifica delle nuove CPU AMD. Lo scopo di questa nuova implementazione è fondamentalmente quello di prevedere un controllo unificato su singolo VDD power rail del sistema di alimentazione che coinvolge in prima linea CPU e GPU. Per giungere a tale risultato si sono previste differenti regioni LDO per l’alimentazione dei differenti componenti (dai core CPU alle componenti integrate a livello GPU).

Un simile approccio ottimizza chiaramente la richiesta energetica dell’intero sistema consentendo un ampio margine di integrazione e quindi la presenza di laptop meno ingombranti e più leggeri che consentono, nonostante le dimensioni, di gestire efficacemente i picchi di potenza. Nei notebook, più che in ogni altro sistema, il fattore risparmio energetico è fortemente discriminante e proprio per questo è importante prestare attenzione al processo di calibrazione, che con le nuove unità avviene attraverso un balance automatico della tensione di alimentazione e del frequency clock di ogni core CPU e della GPU.

Si tratta ovviamente di una stima offerta in real-time secondo il range di variabilità delle richieste e proprio per questo la scelta conduce ad un compromesso tra efficienza energetica ed incremento in frequenza al momento opportuno. In tal modo si ottiene un bilanciamento combinato affidabile delle frequenze CPU e GPU che massimizza il risultato in termini d performance.

La CPU Zen e la GPU Vega si assicurano un collegamento bidirezionale tra le parti attraverso il sistema in-house Infinity Fabric, il cui scopo è quello di armonizzare le parti massimizzando l’efficacia di funzionamento nel suo complesso. Un sistema che si applica non soltanto a queste nuove architetture mobile ma, più in generale, a tutti i sistemi di nuova concezione.

L’annuncio ufficiale delle nuove soluzioni a microprocessore AMD si accompagna anche al contestuale showing delle nuove unità notebook correlate che vedranno la luce a partire da fine anno seguiti da una pletora di altre soluzioni in continuo aggiornamento per il prossimo 2018. Al momento, in testa abbiamo HP, Lenovo ed Acer, i quali propongono rispettivamente le nuove soluzioni Envy X360, IDEAPAD 720S e Swift 3, tutte chiaramente accomunate dalla presenza dei nuovi sistemi Zen-Vega Mobile.

HP ENVY X360 rappresenta una soluzione ibrida 2-in-1 ormai tipica del costruttore ma impreziosita dalla presenza del nuovo microprocessore Ryzen 5 2500U abbinato ad un ampio display da 15.6 pollici con risoluzione d’uscita Full HD @1.920×1.080 punti colore. Decisamente, quindi, le dimensioni fisiche generali che fanno pensare ad una soluzione che si scosta dall’idea del classico all-in-one device ultra compatto. 

Ad ogni modo, la soluzione si correla di specifiche d’alto rango, che vedono in primo piano la presenza di memorie a doppio canale in tecnologia DDR4-2400 e sistemi di archiviazione dati in tecnologia Solid State Drive (SSD) in sostituzione dei tradizionali sistemi meccanici HDD che sono comunque compatibili e mutuabili con le soluzioni di memoria a stato solido. A gestire il tutto, una capiente batteria da ben 55.8Wh che garantirà, unitamente alle ottimizzazioni energetiche dei processi CPU, un ampio range di autonomia.

Lenovo IdeaPad 720S scala verso il basso le dimensioni rispetto alla proposta HP, portandosi a 13.3 pollici di diagonale per lo schermo ed introducendo la possibilità di poter contare sia su pannello Full HD che su soluzioni 4K IPS dalle potenzialità eccezionali. La proposta Lenovo introduce soluzioni differenziate per le CPU (disponibili sia Ryzen 5 che Ryzen 7 Mobile) ma offre stranamente il supporto a memorie a singolo canale DDR4-2133. Anche in questo caso, il sistema di memoria di archiviazione di massa è di tipo SSD, mentre il peso scende ad appena 1.14Kg in luogo di una rimodulazione dimensionale importante. Ottima, infine, anche l’autonomia generale, che vede in primo piano la presenza di un modulo energetico con capacità di 48Wh.

Display IPS da 15 pollici Full HD @1.920×1.080 pixel e soluzioni differenziate per le CPU si corrispondono a questo notebook che abbina anche il supporto al Dual-Memory Channel DDR4-2133 in una struttura il cui peso si assesta intorno ad 1.8Kg. Un prodotto interessante, che conta inoltre su un’unità di storage SSD (fino a 256GB) ed una batteria da 48Wh di lunga durata. 

Si tratta di soluzioni ancora attese al mercato e che presto daranno poco di saggiare le potenzialità operative delle nuove unità di elaborazione dati AMD. La stessa compagnia, intanto, ha fornito anche i dati di confronto sulla base dei benchtest condotti internamente con metrica di paragone Intel Core 7000 ed 8000.

La prima batteria di test Cinebench R15 ha preso in analisi le funzioni single-threaded e multi-threaded evidenziando un comportamento decisamente interessante. In Single-Thread i risultati si appaiano sostanzialmente nella relazione CPU Ryzen 7 2700U – Core i7-7500U che vede contrapposti ad AMD una soluzione con base clock a 2.7GHz e Turbo Mode a 3.5GHz. In Multi-Thread, invece, il risultato muta sostanzialmente a favore delle soluzioni Ryzen che guadagnano terreno contro i Core i7-8550U @1.8GHz con supporto Turbo che spinge le unità a soglia 4GHz.

Il merito di questi risultati, vista e considerata la netta analogia della struttura logica del componente Ryzen rispetto alla CPU Core i7-8550U, si deve alla gestione maggiorata della frequenza di clock sul lungo periodo dovuta all’utilizzo di mXFR.

Il grafico che precede prende poi in esame un secondo benchtest dal quale risulta evidente la netta affinità prestazionale delle soluzioni Ryzen 5 2500U rispetto alle controparti Core i7-8550U che fanno registrare le medesime prestazioni a parità di core attivi. Cambia, invece, la situazione nel test PassMark 9 che, come noto, predilige un intervento di valutazione d’efficienza single-core. Inoltre, è curioso notare il notevole distacco posto nei confronti delle AMD FX-9800P di passata generazione.

Per quanto concerne la GPU integrata Vega si registrano valori nettamente in antitesi rispetto alle proposte Intel che nulla possono di fronte ai dati risultanti davvero spiazzanti. Le prestazioni sono davvero al top e prendono le distanze anche dalle generazioni in-house precedenti identificate con part number AMD FX-9800P CPU. In tal caso, è interessante notare come le ottimizzazioni del comparto GPU camminino di pari passo con quanto visto per le CPU.

Ulteriori test hanno concesso la panoramica sulla possibilità di ottenere un gaming fluido high-fps anche in soluzioni ultra-sottili equipaggiate con sistemi da appena 15W TDP. Si parla di sessioni in FULL HD, ma anche a 1280×720 pixel. Nel complesso, ad ogni modo, i risultati sono davvero ragguardevoli e rendono questo tipo di soluzioni adatte ad ogni contesto grafico e di utilizzo, dall’intrattenimento ad alta definizione allo svago con i videogames.

L’autonomia di un notebook è un parametro fortemente discriminante e per questo è da prendere in seria considerazione in sede di acquisto. AMD offre un prospetto teorico sulla durata della batteria da corrispondere alle unità che equipaggiano le nuove soluzioni integrate a marchio Ryzen tramite un grafico riassuntivo che deve essere solo preso come riferimento sommario in attesa di un test sul campo che trasli l’esperienza di utilizzo in una situazione reale.

Rispetto alla generazione precedente, ad ogni modo, il passo sembra esserci stato e l’autonomia giornaliera non sembra rappresentare al momento un grosso ostacolo nella scelta del nostro prossimo dispositivo.

Questo, in definitiva, quanto proposto da AMD per il mercato consumer delle soluzioni integrate a microprocessore del comparto notebook. In attesa di un primo hand-on con le unità di riferimento ed in vista dell’uscita delle nuove proposte commerciali vi invitiamo ad esprimere qui una vostra personale valutazione, mentre rinnoviamo l’invito a seguirci all’interno dei nostri canali in vista di aggiornamenti, prove ed ulteriori dettagli. Come vi sono sembrate queste nuove proposte? Spazio a tutti i vostri commenti al riguardo.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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