Logitech Brio 300 è una buona webcam di fascia medio-bassa, pensata per gli utenti che sono alla ricerca di un prodotto in grado di garantire elevato dettaglio e risoluzione, con privacy garantita, ad un prezzo tutt’altro che eccessivo, se considerate che comunque il listino attuale si aggira attorno agli 84,99 euro. Vediamola da vicino nella nostra recensione completa.
La strada intrapresa da Logitech nella realizzazione dei suoi prodotti è molto chiara, puntare forte sulla plastica riciclata, ecco quindi che come la Brio 500, anche la Brio 33 è realizzata con almeno il 48% di plastica riciclata, materiale di buona qualità che conferisce eleganza e la rende assolutamente riconoscibile. La finitura opaca è perfettamente oleofobica, è resistente e sufficientemente affidabile.
Il form factor è anch’esso caratteristico, è presente il corretto sistema di aggancio al monitor, in modo da poterla posizionare a piacimento ovunque vogliate, con una delle caratteristiche principali: l’oscuramento fisico per la privacy. E’ presente infatti un piccolo sportellino da far scendere fisicamente sopra il sensore, in modo da essere sicuri di che nessuno vi possa spiare, senza che ve ne accorgiate. In un periodo storico in cui l’attenzione alla privacy è molto marcata, è una specifica che apprezziamo non poco.
Le dimensioni del prodotto sono complessivamente ridotte, poiché riesce a raggiungere 65,63 x 53,1 x 45 millimetri, inclusa la clip di supporto di cui vi parlavamo poco sopra, con un peso complessivo di soli 74,6 grammi. Da notare che la webcam non include una batteria ricaricabile, per utilizzarla è sempre necessario collegarla fisicamente, tramite porta USB-C, ad un computer o altri dispositivi, sfruttando il cavo da 1,5 metri incluso.
Logitech Brio 300 è una webcam compatibile con qualsiasi sistema operativo, sia esso Windows che Mac OS, senza differenze in termini di funzioni raggiungibili o prestazioni generalmente offerte. Il sensore permette di raggiungere una risoluzione massima di 1080p (1920 x 1080 pixel) a 30 fps, offrendo ugualmente la possibilità di utilizzare il dispositivo anche a 720p, sempre a 30fps.
L’obiettivo è una lente Logi 4 con rivestimento anti-riflettente, con zoom digitale e angolo di visione di 70 gradi. I soli 2 megapixel non vi devono assolutamente far dubitare della qualità generale del prodotto, la resa è ottima con colori precisi e sufficientemente profondi, un buonissimo dettaglio ed una nitidezza che risulta essere di qualità quasi superiore alla fascia di prezzo, nessun problema con la messa a fuoco; il plus sarebbe stata la registrazione a 60fps, ma siamo consapevoli che in questa fascia, è difficile chiedere altro.
Grazie alla presenza del RingLight 2, la webcam è in grado di bilanciare in totale autonomia la luminosità ed il contrasto, riuscendo altresì a compensare perfettamente le eventuali condizioni di luce sfavorevoli, il tutto nell’ottica di fornire un’immagine più naturale possibile. Un sistema assolutamente ben fatto e funzionale che rende l’esperienza molto più semplice ed immediata, con una resa di qualità assoluta. La regolazione può avvenire anche manualmente, sfruttando l’applicazione Logi Tune, utile anche per il download è l’installazione di aggiornamenti firmware.
Il microfono è mono, non fornisce quindi audio stereo, con una portata fino a cica 1,22 metri di distanza dal corpo centrale. La voce non è metallica, ben definita e dal volume perfettamente bilanciato, gli alti non sono distorti, né stridono particolarmente, mentre i bassi sono sufficientemente corposi. Nel complesso è forse leggermente meno nitida di quanto avremmo sperato, ma sono comunque dettagli.
In conclusione Logitech Brio 300 è una webcam di tutto rispetto per la fascia di prezzo di posizionamento, un prodotto da consigliare assolutamente agli utenti che vogliono godere di buona qualità, senza spendere cifre eccessive. Gradita l’attenzione alla sostenibilità, con l’utilizzo prevalente di plastica riciclata, buona la resa finale dell’obiettivo, ed anche del microfono integrato sul prodotto stesso.
Dall’altro lato della medaglia annoveriamo solo l’impossibilità di registrare a 60fps, sarebbe davvero stata la ciliegina sulla torta.
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