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Android pronto a ricevere supporto al protocollo DNS over TLS

Il team di sviluppo Android del gruppo Google Corporation sta per offrire il supporto di sicurezza alla navigazione privata tramite protocollo DNS over TLS. Per meglio comprendere la necessità di utilizzo di una funzionalità simile è necessario specificare meglio di che cosa si stia parlando e perché lo sviluppatore abbia deciso di intraprendere la strada della nuova implementazione.

Il DNS (acronimo di Domain Name Server) rappresenta il sistema di traduzione standardizzato degli indirizzi internet che noi digitiamo all’interno della comune barra di ricerca di un qualsiasi web browser. Nel momento in cui digitiamo, quindi, focustech.it, il DNS provvede a tradurre questa stringa identificativa nel corrispettivo indirizzo IP di appartenenza.

Tale procedura è necessaria per confrontare l’esistenza di un indirizzo IP con quanto digitato dalla nostra tastiera in formato testuale. La procedura, ad ogni modo, avviene in maniera del tutto trasparente al nostro fornitore di servizi Internet (ISP) ed è pertanto possibile che questi possa tracciare tutti il traffico generato attraverso i loro server.

Per bypassare questa chiara limitazione alla nostra privacy si è quindi deciso di optare per l’adozione di un metodo più sicuro di navigazione che non consenta a personale terzo di sniffare il traffico internet. Questo metodo va appunto sotto il nome di DNS over TLS, e rappresenta una serie di regole chiave atte a rendere invisibili le informazioni in transito.

Il protocollo, pertanto, cripta a monte le richieste del DNS rendendole non intellegibili al cospetto degli ISP (Internet Service Provider, come TIM, Vodafone, Wind, Tre e gli altri operatori di rete) tramite sistema standard TLS (Transport Security Layer).

Stando a quanto riferito dalle fonti appartenenti alle file del noto portale di XDA Developer pare che le funzioni stiano per giungere anche nel contesto degli ecosistemi Android, dove si potrà quindi garantire un margine di riservatezza ben più ampio di quello offerto sin oggi dagli attuali sistemi integrati di protezione.

Ovviamente, si avrà un certo salto di qualità nella gestione dell’aspetto privacy sulle informazioni trasmesse, ma non si potrà certo avere la pretesa di una navigazione in assoluto anonimato, visto che il server che gestisce le richieste, seppur corrisposto alla compatibilità DNSoLTS, traccia il traffico di rete visualizzandolo secondo quanto stabilito dagli standard DNSA.

Per poter contare su un margine di riservatezza superiore, spesso a scapito delle prestazioni generali in termini di velocità, si deve necessariamente contare sull’utilizzo di una Rete Virtuale Privata (VPN) che introduce una serie di derivazioni attraverso hotspot server esteri che rendono non intercettabile la comunicazione sul web.

La nuova feature di sicurezza Android dovrebbe approdare presto all’attenzione degli sviluppatori in occasione del rilascio delle build Android 8.1 Oreo il cui roll-out sembra ormai imminente. Nel frattempo, ti invitiamo a scoprire tutte le novità attinenti gli ecosistemi Oreo che Google ha introdotto alla vigilia del rilascio per i suoi Nexus e Pixel Phone, mentre facciamo presente che è già in corso il rilascio ufficiale dei firmware per i Sony Xperia XZ Premium, i primi smartphone Android no-Google a ricevere l’attesa update.

Che cosa ne pensate di questa nuova contromisura di tutela alla nostra privacy online? Avete qualche considerazione personale da fare al riguardo? Utilizzate pure il box dei commenti e fateci conoscere il vostro personale punto di vista sulla questione.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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