Google

Google Chrome: da oggi blocco automatico alle pubblicità fastidiose

Il colosso Google ha annunciato lo scorso anno che il suo browser Chrome avrebbe incorporato un sistema di blocco pubblicitario per migliorare l’esperienza di navigazione sul web. Il lancio della nuova funzione è previsto per oggi 15 febbraio 2018 e nelle scorse ore l’azienda ha condiviso alcuni dei suoi dettagli tecnici.

Gli annunci saranno bloccati secondo i Better Ads Standards, ovvero dei canoni stabiliti da un gruppo industriale composto da importanti aziende tecnologiche e pubblicitarie, oltre che da editori di news. L’anno scorso, la Coalition of Better Ads ha intervistato 40.000 utenti per valutare l’invadenza degli annunci pubblicitari più comuni.

Distinguendo ben 12 tipologie di annunci fastidiosi, il colosso di Mountain View ha valutato la conformità della pagina web agli Standard: “I siti vengono valutati esaminando un campione di pagine del sito. A seconda del numero di violazioni degli standard Better Ads, il sito sarà valutato con lo status di Passing, Warning o Failing”.

I proprietari del sito possono accedere a un dettagliato report di esperienza pubblicitaria che elenca le violazioni specifiche della Google Search Console e, si spera, possa aiutare a risolvere eventuali problemi. BigG riferisce che, a partire dal 12 febbraio, il 42 per cento dei siti che stavano cedendo in errore hanno risolto i loro problemi e ora sono in fase di passaggio. Tuttavia, se non sono stati elaborati entro 30 giorni dalla notifica, entra in gioco il blocco degli annunci di Chrome.

Ad ogni modo, lo staff di Mountain View spiega chiaramente il meccanismo del nuovo sistema, sottolineando che i modelli si basano su un filtro pubblico EasyList che include le proprie piattaforme AdSense e DoubleClick: “A livello tecnico, quando un utente Chrome naviga in una pagina, il filtro degli annunci di Chrome controlla prima se la stessa appartiene a un sito che non rispetta gli standard Better Ads. In tal caso, le richieste di rete nella pagina, come quelle per JavaScript o immagini, vengono selezionate in base a un elenco di modelli URL correlati ad annunci. Se c’ è una corrispondenza, Chrome bloccherà la richiesta, impedendo la visualizzazione dell’ annuncio sulla schermata. È importante notare che alcuni siti interessati da questo cambiamento possono contenere anche annunci Google. Per noi, la vostra esperienza sul web è una priorità superiore al denaro che questi annunci fastidiosi possono generare, anche per noi”.

Per gli utenti Android, l’applicazione Chrome farà scorrere verso l’alto una barra informativa dal menu in basso, nella quale fanno presente come è stato impedito agli annunci pubblicitari di apparire dopo che “almeno una richiesta di rete è stata bloccata”. Da qui, gli utenti saranno in grado di sovrascrivere il blocco predefinito per quel particolare sito con una funzione Attiva/Disattiva. Nel frattempo, sul desktop, l’ interfaccia è simile al blocco pop-up esistente di Chrome nel lato destro dell’ Omnibar.

Ilaria Rosella Pagliaro

Recent Posts

WhatsApp: come menzionare un gruppo nell’aggiornamento di stato

WhatsApp porta in campo una nuova funzione per gli aggiornamenti di stato. Dopo l'aggiunta delle menzioni per i singoli contatti,…

20 Dicembre 2024

La dopamina e il cuore: un legame cruciale nella risposta allo stress

La dopamina, spesso associata al piacere e alla ricompensa, svolge un ruolo chiave non solo nel cervello, ma anche nella…

20 Dicembre 2024

Recensione Hands-On: Beyerdynamic Aventho 300

Beyerdynamic ha portato il suo rinomato approccio ingegneristico da studio nel mondo wireless con le Aventho 300, delle cuffie over-ear…

20 Dicembre 2024

Sviluppato il primo occhio bionico: ripristina la vista bypassando i nervi ottici danneggiati

Il mondo della scienza ha raggiunto un traguardo rivoluzionario con lo sviluppo del primo occhio bionico capace di ripristinare la…

20 Dicembre 2024

Neuroscienza dello shopping: cosa ci spinge a comprare?

Le nostre scelte d'acquisto non sono mai completamente razionali. Dietro ogni decisione di acquisto, infatti, si nasconde un complesso intreccio…

19 Dicembre 2024

Recensione Synology BeeStation: il prodotto per creare un cloud personale

Synology è azienda conosciuta in tutto il mondo per la produzione di dispositivi legati al segmento NAS, di cui vi abbiamo ampiamente…

19 Dicembre 2024