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Google porta il formato AMP alle “Storie” e alle email

Con la rete mobile in prima linea, le aziende e le testate giornalistiche stanno cercando di trovare nuovi modi per ottenere informazioni online in formati graditi dai lettori. L’ultimo tentativo di Google di rendere questo possibile prende il nome di “AMP Stories“. Come suggerisce il nome, questi assomigliano a un mix di Instagram Stories e la sezione Discovery di Snapchat.

Annunciato sul Google Developer Blog, la sezione “Storie” è la più recente aggiunta al progetto AMP. Questa caratteristica, ancora in fase di sviluppo iniziale, consente agli utenti di utilizzare una serie di contenuti dedicati. Al lancio, Google ha collaborato con CNN, Conde Nast, Hearst, Mashable, Meredith, Mic, Vox Media e The Washington Post per dare vita a queste storie visive.

A breve, AMP Stories sarà una piattaforma aperta che Google sta rendendo estremamente facile da usare per le pubblicazioni: “Le storie AMP mirano a rendere la produzione di storie il più facile possibile dal punto di vista tecnico. Il formato viene fornito con modelli di layout preimpostati ma flessibili, controlli UI standardizzati e componenti per la condivisione e l’ aggiunta di contenuti successivi”, afferma il colosso di Mountain View. Anche se Google non includerà le Storie nei suoi risultati di ricerca standard, sta comunque permettendo agli utenti di testarli. 

Ad ogni modo le novità di BigG non finiscono qui: dopo aver introdotto le Storie AMP in pieno stile Snapchat, Google sta portando il formato AMP anche nella posta elettronica, in quello che potrebbe “modernizzare uno dei luoghi più popolari in cui le persone trascorrono il loro tempo”. Il nuovo sistema, chiamato “AMP for Email” è una specifica aperta che consente esperienze più interattive, con il supporto di Gmail previsto per la fine del 2018.

Dal lancio, il set di funzionalità di AMP sul web si è ampliato con gli sviluppatori ora in grado di creare ampie pagine web. Google ora vuole portare via e-mail quelle esperienze interattive, coinvolgenti e perseguibili: “Per esempio, immaginate di poter completare le attività direttamente via e-mail. Con AMP for Email, sarete in grado di intraprendere rapidamente azioni come inviare un RSVP a un evento, programmare un appuntamento o compilare un questionario direttamente da un messaggio email.

Ad oggi, il sistema di posta elettronica non è interattivo, con la maggior parte delle azioni che richiedono agli utenti di visitare un link incorporato. AMP for Email immagina un’esperienza in cui gli utenti possono rimanere all’interno del loro client di posta elettronica per svolgere molte attività. Un possibile cambiamento di pensiero che AMP introdurrebbe alla posta elettronica è rappresentato dai contenuti live che non sono statici e potrebbero essere aggiornati. Questo potrebbe eventualmente ridurre il numero di email ricevute, con gli utenti in grado di tornare a un messaggio per vedere qualsiasi cambiamento di stato.

“Molte persone si affidano alla posta elettronica per ricevere informazioni su voli, eventi, notizie, acquisti e notizie: ogni giorno vengono inviate oltre 270 miliardi di e-mail! AMP for Email consente inoltre di mantenere le informazioni sempre aggiornate, in modo che le e-mail non siano mai imprudenti e il contenuto sia puntuale al momento della visione da parte dell’ utente”, conclude Google.

Ilaria Rosella Pagliaro

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