Industria Tech

Batterie al cotone: una svolta sostenibile nella tecnologia di stoccaggio dell’energia

In un’interessante sviluppo nella tecnologia delle batterie, la società giapponese PJP Eye ha introdotto un approccio innovativo utilizzando il cotone bruciato come componente chiave delle batterie di riserva. Questa tecnologia, sviluppata in collaborazione con ricercatori dell’Università Kyushu di Fukuoka, presenta un’alternativa sostenibile alle tradizionali batterie al litio.

Il processo di produzione, mantenuto segreto, coinvolge la combustione del cotone a temperature elevate (oltre 3.000 °C) per ottenere carbonio, che viene utilizzato per formare l’anodo, uno degli elettrodi della batteria. Questo approccio sfrutta i rifiuti di cotone provenienti dall’industria tessile, rendendolo una soluzione più sostenibile rispetto alla grafite tradizionalmente utilizzata nelle batterie.

La società sostiene che la sua batteria a carbonio singolo, marchiata Cambriano, può caricarsi rapidamente, fino a 10 volte più velocemente delle batterie al litio convenzionali. Inoltre, la superficie del carbonio è descritta come più grande della grafite, potenzialmente migliorando le prestazioni complessive delle batterie.

La composizione del catodo della batteria, costituito da un ossido di “metallo base”, è mantenuta segreta, ma si ipotizza che possa includere materiali come rame, piombo, nichel e zinco, che sono più facilmente reperibili e meno reattivi rispetto al litio.

La società afferma anche di lavorare su una batteria a doppio elettrodo di carbonio, con entrambi gli elettrodi realizzati con carbonio di origine vegetale. Questa tecnologia, basata sulla ricerca dell’Università di Kyushu, potrebbe rappresentare un ulteriore passo verso soluzioni più ecologiche nel campo delle batterie.

La crescente domanda di batterie, alimentata dai veicoli elettrici e dai sistemi di stoccaggio dell’energia, ha spinto ricercatori e aziende a esplorare alternative sostenibili alle batterie al litio. Oltre al cotone, si menzionano anche altre soluzioni, come l’anodo a base di lignina sviluppato in Finlandia.

La PJP Eye cita l’esempio di un’azienda cinese, Goccia, che ha collaborato con Hitachi per sviluppare una bicicletta elettrica alimentata dalla loro batteria a cotone, evidenziando potenziali applicazioni pratiche di questa tecnologia.

Evidenti sono le preoccupazioni riguardo alla carenza di materie prime per le batterie nell’Unione Europea e suggerisce che i Paesi, con riserve significative di litio, potrebbero diventare attori chiave nella produzione di batterie elettriche, sfruttando fonti rinnovabili e costi di produzione ridotti.

Immagine di Freepik

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

Recent Posts

Ciclo mestruale e cervello: come influenza umore, comportamento e funzioni cognitive

Il ciclo mestruale è un processo fisiologico complesso che coinvolge variazioni ormonali significative, capaci di influenzare non solo il corpo…

6 Aprile 2025

Il Triangolo delle Bermuda dello Spazio: Misteriosa Anomalia Spaziale

Sospesa sopra la Terra, a circa 300 miglia sopra il Brasile, c'è una zona enigmatica dello spazio che i satelliti…

6 Aprile 2025

iPad Pro M5 arriverà quest’anno: ecco quando

Lo scorso anno, Apple ha presentato la generazione di iPad Pro che tutti aspettavano da molto tempo. Con un display…

5 Aprile 2025

Proteine e cervello: come uno squilibrio può influenzare il comportamento neurotipico

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha fatto luce su un possibile legame tra squilibri proteici e comportamenti associati ai…

5 Aprile 2025

Plastica che si dissolve in mare: la nuova rivoluzione ecologica

La lotta contro l’inquinamento da plastica ha compiuto un passo avanti grazie a un team di ricercatori giapponesi che ha…

5 Aprile 2025

Gravidanza e long COVID: uno scudo naturale per le future mamme?

Un recente studio ha evidenziato un dato sorprendente: le donne incinte sembrerebbero essere meno esposte al rischio di sviluppare il…

5 Aprile 2025

Read More