Si chiama gigante minerario automatico ed è la nuova sfida nel mondo dell’automatica dall’azienda Sandvik. La casa svedese nasce nel 1862 come azienda di acciaio e si adatta facilmente e velocemente al cambio tecnologico tanto da rimanere attiva per oltre 150 anni. Oggigiorno è la prima azienda mondiale nella produzione di utensili, ingegneria dei materiali, automazione e macchine da terra.
Solitamente con guida autonoma nella nostra mente riecheggiano automaticamente i progetti di auto che si guidano da sole. Questa è l’idea base dalla quale sono partiti i progettisti svedesi. L’azienda si occupa già da tempo di progettare macchine atte a scavare come trivelle, trapani per roccia, bombe per cave… Molte volte è pericoloso dover far scendere gli uomini nella cava per aggiustare il macchinario, prendere le risorse o peggio ancora guidare l’escavatore. Gli ingegneri dell’azienda hanno quindi pensato di unire le tecnologie già in produzione alla guida automatica: nasce così mining loader Sandvik LH514.
Tramite sensori laser studiati appositamente la macchina è in grado di vedere e aggirare gli ostacoli, soprattutto in ambiente buio come la miniera. Sempre grazie a questi sensori la macchina è in grado di procedere autonomamente nel percorso anche quando il segnale GPS con la superficie si annulla. I sensori lavorano dualmente insieme ai giroscopi utili per mantenere la direzione. Per il suo funzionamento sono stati inoltre pensati appositi algoritmi per farla funzionare in tutte le condizioni. La macchina non è completamente autonoma ma è presente una telecamera grazie alla quale con un controllo remoto gli esperti macchinisti possono guidarla se necessario.
Mining loader Sandvik LH514 non è automatico nella sola fase di guida ma anche in quella di lavoro. E’ stata appositamente progettata una benna per esportare e trasportare i minerali in modo sicuro. La macchina è in grado di applicare la giusta forza ed evitare di danneggiarli. Può quindi essere usata anche in miniera di estrazione di materiali preziosi e importanti.
Grazie a Sandvik si apre un nuovo mondo del lavoro minerario, non sarà più così rischioso, non ci sarà il pericolo di perdere vite umane nell’estrazione. Il lavoro minerario ora subirà una sorta rivoluzione come è stato per il contadino nell’Ottocento con l’avvento dei trattori.
Nella fase sperimentale mining loader Sandvik LH514 ha dovuto guidare attraverso un labirinto di vetro in una grande sala. La scena riproduceva fedelmente gli ambienti minerari dove le macchine non devono toccare la roccia per diversi motivi, il primo tra tutti è il pericolo di crollo. Di questo evento avvenuto a Helsinki è disponibile online il video descrittivo. Come dichiarato dalla stessa azienda il vetro usato per l’esperimento è stato raccolto e riciclato: Sandvik punta all’ecologico.
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