Come con le precedenti tecnologie cellulari, le reti 5G si basano su segnali trasportati da onde radio, parte dello spettro elettromagnetico,trasmessi tra un’antenna o un albero e il telefono. Siamo sempre circondati dalle radiazioni elettromagnetiche, dai segnali televisivi e radiofonici, nonché da tutta una serie di tecnologie, compresi i telefoni cellulari, e da fonti naturali come la luce solare.
Esso utilizza onde a frequenza più elevata rispetto alle reti mobili precedenti, consentendo a più dispositivi di accedere a Internet contemporaneamente e a velocità più elevate. Queste onde viaggiano a distanze più brevi attraverso gli spazi urbani, quindi le reti 5G richiedono più alberi di trasmissione rispetto alle tecnologie precedenti, posizionate più vicino al livello del suolo.
Parte dello spettro 5G consentito dalle linee guida internazionali rientra nella banda delle microonde.Le microonde generano calore negli oggetti attraverso cui passano.
Tuttavia, ai livelli utilizzati per il 5G (e le precedenti tecnologie mobili) gli effetti del riscaldamento non sono dannosi, afferma il prof. Rodney Croft, un consulente della Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP).
“Il livello massimo di radiofrequenza che qualcuno nella comunità potrebbe essere esposto a partire da 5G (o qualsiasi altro segnale nelle aree della comunità generale) è così piccolo che finora non è stato osservato alcun aumento di temperatura”.
Il governo britannico dice “mentre è possibile un piccolo aumento dell’esposizione complessiva alle onde radio quando il 5G viene aggiunto alla rete esistente, si prevede che l’esposizione complessiva rimarrà bassa”.
L’intervallo di frequenza dei segnali di esso introdotti si trova all’interno della banda non ionizzante dello spettro elettromagnetico e ben al di sotto di quelli considerati dannosi dall’ICNIRP.
“L’esposizione che 5G produrrà è stata considerata in modo approfondito dall’ICNIRP, con le restrizioni impostate ben al di sotto del più basso livello di radiofrequenza correlata al 5G che ha dimostrato di causare danni”, afferma Prof Croft.
L’OMS afferma che le esposizioni alle frequenze elettromagnetiche inferiori ai limiti raccomandati nelle linee guida dell’ICNIRP non sembrano avere alcuna conseguenza nota sulla salute.
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