Nell’immaginario collettivo se si pensa ad un luogo antico e suggestivo, circondato dal mistero eppure realmente esistente, ci salta subito alla memoria Stonehenge, il sito megalitico nel sud dell’Inghilterra. Ma questo non è l’unico luogo sulla Terra dove le prime tracce delle costruzioni umane si perdono nella leggenda. Ecco dunque alcuni dei luoghi più antichi della nostra storia, avvolti nel mistero e assolutamente da non perdere.
Non si può iniziare questo viaggio se non partendo da Gobekli Tepe, il più antico esempio di tempio in pietra di cui abbiamo conoscenza. Questo sito archeologico unico nel suo genere si trova nel sud-est della Turchia ed è datato al X millennio a.C., e dunque risalente come minimo a 11600 anni fa, poiché la datazione è stata ricavata dall’esame C-14 dello stucco organico (tipicamente conteneva un fango di paglie e fibre di fogliame) che ricopre alcuni muri del sito archeologico, ma che potrebbe anche essere stato applicato, o riapplicato, in altro momento successivo, anche a grande distanza di tempo dalla sua primordiale edificazione e quindi eventualmente anche più antico.
La datazione, confermata a circa 12.000 anni fa, mette quindi in discussione la cronologia storica delle civiltà umane, così come finora ipotizzate. I manufatti artistici, in pietra scolpita, rivoluzionano la teoria che definiva tale tempo come quello di popolazioni nomadi dedite alla caccia ed alla raccolta di frutti selvatici. Non si è ancora scoperto il modo in cui i blocchi di pietra, gli obelischi monoliti e soprattutto le figure in altorilievo possano essere state scolpite (la metallurgia ufficialmente è iniziata circa 5 millenni dopo). Né si ha un’idea sul modo di trasporto dei gigantesche monoliti, estratti dalla cava situata ad un chilometro di distanza.
Immagine in copertina. Ph. Credit: Teomancimit via Wikimedia
Dalla Turchia ci spostiamo ora più a nord, esattamente nelle isole Orcadi, in Scozia dove, oltre a paesaggi mozzafiato e vedute suggestive, potremo ammirare e scoprire le Pietre erette di Stenness, erette circa 5.400 anni fa, disposte in cerchio e delimitate da un canale ellittico che circonda l’intero sito archeologico. E proprio come Stonehenge, anche la funzione, la costruzione e lo scopo delle Pietre di Stenness, rimane ancora un mistero. Le ipotesi al momento maggiormente accreditate ritengono si trattasse di un sito con scopi religiosi o astronomici, o entrambi.
Rimanendo in tema di monoliti, di certo non possiamo non citare i circa 3.000 monoliti degli Allineamenti di Carnac, uno dei complessi megalitici più estesi al mondo datato circa 6.000 anni fa. Il sito nel nord della Francia conta anche più grande menhir preistorico sino ad ora scoperto, con i suoi 20 metri di lunghezza e il suo peso di 300 tonnellate. Anche attorno allo scopo di questo sito aleggia il mistero.
Anche nella nostra bella Italia, vi è un sito archeologico ben più antico di Stonehenge, il Monte d’Accoddi (dall’arcaico kodi, ‘pietra’), che si trova nella Nurra, una località della Sardegna occidentale. Il complesso, di epoca prenuragica, si sviluppa su un’area pianeggiante e la sua costruzione ebbe inizio attorno alla metà del IV millennio a.C. Si tratta di una costruzione unica nel suo genere in quanto rappresenta l’unico ziqqurat in Europa e nell’intera zona del Mediterraneo.
Uno dei più grandi complessi megalitici d’Europa, e il più grande della penisola iberica, è il Cromlech di Almendres, uno splendido complesso di menhir, costituito da 95 monoliti disposti in due cerchi concentrici, alcuni dei quali sono abbelliti da incisioni geometriche. Il sito, situato nel comune di Nossa Senhora de Guadalupe, nel distretto di Évora in Portogallo, sembrerebbe risalire ad un periodo compreso tra il Neolitico e il Calcolitico.
Spostandoci invece a Malta, troviamo alcune delle costruzioni religiose più antiche del mondo, i Templi di Tarxien, un complesso di quattro strutture megalitiche realizzate tra il 3600 e il 2500 a.C. Questi templi, patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 1992, sono uno degli esempi meglio conservati di templi megalitici, monumentali strutture che caratterizzarono il periodo storico maltese conosciuto come “Età dei Templi”.
Compiendo invece il breve viaggio da Malta a Cipro, potremo ammirare le splendide scenografie del sito archeologico di Choirokoitia. Si tratta di un villaggio risalente al Neolitico, situato sul pendio di una collina nella valle del fiume Maroni, circondato, ed isolato, da grandi mura di pietra. Fa parte dal 1998 dell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO ed è uno dei siti neolitici più importanti del Mediterraneo orientale.
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