La ricerca di un combustibile alternativo a quelli attualmente in uso è diventata una questione di priorità per l’uomo. Si è da sempre discusso su come cercare di sfruttare l’acqua proprio in tal senso e uno nuovo studio potrebbe essersi avvicinato. Lo scopo è riuscire ad usare i due atomi di idrogeno attraverso un processo complicato, ma evidentemente fattibile.
Grazie allo sfruttamento di un meccanismo fisiologico vegetale si potrebbe sfruttare questo elemento per usare i due atomi di idrogeno come carburante. In questo processo è necessaria la luce del Sole, un’altra cosa che è presente in abbondanza in natura. Sul successo di tutto questo ne sono convinti i ricercatori del Laboratorio Nazionale di Argonne che fa capo al dipartimento dell’Energia del governo statunitense.
Il processo si basa su un complesso proteico, una proteina di membrana, la quale è in grado di utilizzare l’energia solare per alimentare gli elettroni attraverso un catalizzatore inorganico il quale è in grado di produrre idrogeno. Grazie però all’aggiunta di un’altra proteina si è in grado di utilizzare l’energia della luce solare per dividere l’acqua così da prendere gli elettroni.
Ecco una dichiarazione del chimico Lisa Utschig, una dei membri del team che hanno lavorato a tutto questo: “Il trucco era come ottenere due elettroni al catalizzatore in rapida successione. La membrana, che abbiamo preso direttamente dalla natura, è essenziale per l’associazione dei due fotosistemi. Quest’ultima supporta strutturalmente entrambi contemporaneamente e fornisce un percorso diretto per il trasferimento di elettroni inter-proteici, ma non impedisce il legame del catalizzatore al quello che il primo.”
La ricerca deve ancora essere conclusa, ma secondo il team si sono già raggiunti traguardi importanti.
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