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Ad un serpente velenoso è stato dato il nome di un’antica dea cinese

Un team di ricercatori ha scoperto una nuova specie di serpente nel sud-ovest della Cina e nel nord del Myanmar. Questo serpente velenoso e mortale, ha eluso gli scienziati per decenni, facendosi passare per una specie meno pericolosa chiamata krait a molte bande (Bungarus multicinctus).

 

Il serpente mutaforma e la dea Su Zhen

Questa nuova specie è un tipo di bungaro, o krait. Il serpente era già stato scoperto da molto tempo, ma sino ad ora confuso con un’altra specie. In questo nuovo studio i ricercatori, grazie alle differenze morfologiche e genetiche, nonché al morso particolarmente doloroso e mortale di questo serpente, sono giunti alla conclusione che questo rettile appartenesse ad una nuova specie.

Proprio per il fatto che per decenni questo rettile abbia ingannato gli scienziati facendosi passare per un altro, alla nuova specie è stato dato il nome dell’antica dea serpente mutaforma, Bai Su Zhen, di cui si narra in un racconto popolare cinese. La nuova specie è dunque il krait di Suzhen (Bungarus suzhenae).

Il racconto da cui prende il krait di Suzhen è uno tra i più famosi in Cina, la leggenda del serpente bianco. In questo racconto, la dea serpente Bai Su Zhen assume sembianze umane e si innamora di un uomo. Ma, poiché questo è proibito dagli dei, Su Zhen viene imprigionata in una torre per l’eternità. Bai Su Zhen, la dea serpente mutaforme, è considerata un simbolo di amore e buon cuore nella mitologia cinese.

 

L’identificazione della nuova specie

L’importanza di identificare e conoscere le specie e la distribuzione dei bungari risiede nel fatto che si tratta di serpenti spesso velenosi e letali. Per cui come spiega Gernot Vogel, della Society for Southeast Asian Herpetology in Germania, “poiché i kraits sono altamente letali, comprendere la diversità delle specie e la distribuzione geografica è vitale per salvare vite umane“.

La nuova ricerca e la scoperta di questa nuova specie dunque, potrebbe consentire alle comunità locali di riconoscere questo serpente mortale ed evitare possibili interazioni. Inoltre conoscerlo e studiarlo, potrebbe aiutare gli scienziati a sviluppare un antidoto per il veleno del krait di Suzhen.

Questo serpente mortale, come tutti gli altri appartenenti alla sua specie, ha rappresentato un vero incubo per i ricercatori. I krait infatti sono tutti molto simili, ed il krait di Suzhen assieme ad altre quattro specie, erano state tutte identificate come una specie chiamata krait a molte bande.

Questi serpenti infatti sono tutti prevalentemente a bande bianche e nere e a prima vista si assomigliano molto. Ma i ricercatori hanno stabilito che il krait di Suzhen ha un numero distinto di bande sul suo corpo ed è più lungo delle altre specie. Come afferma Vogel, da questo bungaro “possiamo aspettarci una lunghezza di circa 180 cm“.

 

Un serpente dal morso letale e doloroso

Altre piccole differenze che hanno permesso ai ricercatori di identificare questa nuova specie, sono state trovate nei denti, nella colorazione del lato inferiore della coda e nella forma degli emipeni nei maschi, come ha spiegato Vogel. Ma ciò che principalmente ha spinto i ricercatori a studiare questo serpente, è stato il suo doloroso morso letale.

In genere infatti il morso dei bungari è velenoso ma non sempre letale e il krait dalle molte mìbande ha un morso indolore che non lascia segni troppo evidenti. Al contrario il morso di un krait di Suzhen è doloroso e lascia una macchia scura intorno all’area morsa e può portare alla morte.

 

L’importanza di conoscere e studiare specie letali come il krait si Suzhen

Il morso del krait di Suzhen è stato sino ad ora estremamente pericoloso a causa di una combinazione del suo veleno letale e del suo confondersi tra gli altri krait asiatici. Questo serpente si ritiene abbia già mietuto parecchie vittime tra cui anche il famoso ricercatore di serpenti Joseph B. Slowinski nel 2001.

Ma ad essere maggiormente a rischio di essere morsi, sono gli abitanti del luogo. Come spiega Vogle “le specie Krait sono attive di notte e spesso entrano nelle case in cerca di cibo. Così spesso le persone che dormono vengono morse mentre toccano il serpente durante il sonno.”

Si spera che la classificazione del krait di Suzhen come specie propria possa aiutare a sensibilizzare e accelerare lo sviluppo di un trattamento. “Grazie ad un’adeguata descrizione e classificazione dei serpenti mortali, la ricerca sul veleno, lo sviluppo di antiveleno e il trattamento appropriato del morso di serpente possono avanzare più rapidamente”, ha affermato Vogel.

Credito immagine: Chen Z-N, Shi S-C, Vogel G, Ding L, Shi J-S (2021)

Valeria Magliani

Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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