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L’agricoltura nello spazio diventa ancora più fattibile grazie ad un terreno molto particolare

I lunghi viaggi spaziali o future colonie nello spazio passano anche dall’agricoltura, dal coltivare piante fuori dal nostro pianeta natale e i film di fantascienza questo ce l’hanno insegnato bene. Ovviamente la vegetazione autoctona della Terra si è adattata secondo certe caratteristiche e la gravità è una di queste. Un ambiente diverso limita fortemente la crescita, ma un nuovo tipo di terreno artificiale potrebbe aver risolto questo problema.

Un nuovo ricerca ha usato le rocce laviche per crearne un derivato, un terreno, adatto alla crescita di piante. L’obiettivo era quello di trovare un’alternativa al suolo cercando di sfruttare solamente l’acqua visto che nello spazio il terreno fertile non è che abbondi. Detto questo però un team di ricerca formato da ricercatori francesi e italiani hanno trovato questa via alternativa.

 

Agricoltura e spazio

Ecco una dichiarazione di Silje Wolff, un fiosiologo delle piante in forza al CIRiS (Centro per la ricerca interdisciplinare nello spazio): “Abbiamo scoperto che le piante possono, in un certo senso, annusare. Quando la concentrazione di azoto è molto bassa, la pianta assorbirà più acqua e quindi più azoto fino a raggiungere un livello ottimale. La pianta ha un meccanismo che si accende quando il livello di azoto è adeguato. Quindi regola sia l’assorbimento di azoto che l’assorbimento di acqua.”

L’azoto è la chiave del terreno ricavato dalle rocce laviche mentre il prossimo passo sarà trovare una soluzione per la gravità. Al momento l’alternativa è fare crescere le piante all’interno di alcune centrifughe le quali mimano il corretto funzionamento della gravità.

Giacomo Ampollini

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