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Attenzione agli agrumi: come prevenire il doloroso ‘Margarita Burn’ estivo

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L’estate è la stagione del sole, delle giornate trascorse all’aperto e dei cocktail rinfrescanti. Tuttavia, è anche il periodo in cui bisogna prestare particolare attenzione agli agrumi. Pochi sanno che questi frutti possono provocare una condizione dolorosa e poco conosciuta chiamata “margarita burn” o fitofotodermatite. Questo fenomeno, legato all’esposizione al sole dopo il contatto con sostanze chimiche presenti negli agrumi, può rovinare una piacevole giornata all’aria aperta. In pratica, se su una zona della nostra pelle cadono gocce di succo di limone o lime o magari sgranocchiamo del sedano e ne rimangono tracce intorno alla bocca, rischiamo di veder comparire una reazione cutanea, un’irritazione della pelle che è conseguenza di una reazione alla luce solare.

La fitofotodermatite è una reazione cutanea che si verifica quando la pelle entra in contatto con alcune sostanze chimiche naturali, note come furocumarine, presenti in determinati vegetali, inclusi gli agrumi. Quando queste sostanze reagiscono con la luce solare, possono causare una serie di sintomi spiacevoli, tra cui arrossamento, vesciche, gonfiore e, nei casi più gravi, ustioni chimiche.

 

Margarita Burn, attenzione agli agrumi per non sviluppare questa condizione

Questo problema non è limitato solo ai lime. Anche limoni, arance, pompelmi e altre piante come il sedano, il prezzemolo e il fico contengono furocumarine. La fitofotodermatite può verificarsi in diverse situazioni quotidiane, come preparare una limonata fresca, spremere agrumi per una marinata o semplicemente mangiare un’arancia sotto il sole. Anche il contatto indiretto, come toccare una superficie contaminata con il succo di agrumi e poi esporsi al sole, può provocare una reazione.

I sintomi possono variare da lievi a severi. Iniziano generalmente con arrossamento e prurito della pelle, che possono evolvere in vesciche dolorose e gonfiore entro 24-48 ore dall’esposizione al sole. In alcuni casi, le vesciche possono rompersi, lasciando lesioni aperte che possono diventare facilmente infette se non trattate adeguatamente. Una volta guarite, le aree colpite possono rimanere iperpigmentate, presentando macchie scure che possono persistere per mesi. La diagnosi di fitofotodermatite si basa principalmente sulla storia clinica e sull’osservazione dei sintomi. Un medico potrebbe chiedere al paziente se ha avuto contatti recenti con agrumi o altre piante fototossiche e se si è esposto al sole poco dopo. In alcuni casi, può essere necessario un esame dermatologico per escludere altre condizioni cutanee.

Prevenire la fitofotodermatite è relativamente semplice se si è consapevoli del rischio. Il primo passo è evitare il contatto diretto con agrumi e altre piante contenenti furocumarine quando si prevede di trascorrere del tempo al sole. Indossare guanti durante la preparazione di cibi che contengono questi ingredienti può essere una misura efficace. Se si entra in contatto con agrumi, è importante lavare accuratamente le mani e qualsiasi altra parte del corpo esposta con acqua e sapone, rimuovendo così eventuali residui di furocumarine.

 

Aumentare la consapevolezza è fondamentale

Se si sviluppano i sintomi della fitofotodermatite, il trattamento mira a ridurre l’infiammazione e il dolore. Applicare impacchi freddi sulla pelle colpita può alleviare il disagio. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene, possono aiutare a ridurre il gonfiore e il dolore. Nei casi più gravi, un medico potrebbe prescrivere corticosteroidi topici per diminuire l’infiammazione. È fondamentale evitare di rompere le vesciche per prevenire infezioni e mantenere la pelle pulita e asciutta. Aumentare la consapevolezza sulla fitofotodermatite è fondamentale per prevenire casi futuri. Educare il pubblico sui rischi associati agli agrumi e all’esposizione solare può contribuire a ridurre il numero di incidenti. Questo può essere fatto attraverso campagne informative, specialmente nei mesi estivi, quando le attività all’aperto e il consumo di agrumi aumentano.

Il “margarita burn” è un fenomeno che può essere facilmente evitato con alcune semplici precauzioni. Essere consapevoli dei rischi associati alla manipolazione degli agrumi e adottare misure preventive può fare la differenza tra una giornata estiva piacevole e un’esperienza dolorosa. La prossima volta che prepariamo un drink o una ricetta con agrumi, ricordiamoci di proteggere la pelle, così da poterci godere il sole senza preoccupazioni.

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Annalisa Tellini

Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

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