L’albero più vecchio d’Europa si trova in Italia, è un pino loricato (Pinus heldreichii), che ha la veneranda età di 1230 anni. La pianta, ribattezzata “Italus”, è quindi nata durante il Medioevo e si trova nel Parco del Pollino, in Calabria.
A scoprirla un team di ricercatori del Parco nazionale del Pollino e dell’Università del Salento, guidato da Gianluca Piovesan dell’Università della Tuscia. I ricercatori hanno pubblicato il loro lavoro, sulla rivista Ecology, Ecological Society of America.
La sua età supera di quasi 200 anni il record di Adone, un pino della stessa specie scoperto nel 2016 da un team internazionale di scienziati nella regione del Pindo a confine tra Grecia, Albania e Macedonia.
Italus non è solo l’albero più vecchio del continente europeo, ma anche l’unico che abbia richiesto un rigoroso metodo scientifico per la determinazione dell’età. Come spiega Piovesan “in passato altri alberi sono stati indicati come altrettanto antichi, o anche di più, ma non sono stati analizzati con metodo scientifico per accertarne l’età esatta, come in questo caso. Qualche anno fa ad esempio gli ulivi nel Giardino del Getsemani, dopo uno studio mirato, sono risultati meno antichi di quanto ipotizzato in passato, anche se pur sempre di estremo interesse storico e naturalistico”.
Determinare l’esatta età di Italus si è rivelato complesso. Non è infatti stato sufficiente utilizzare il metodo della dendrocronologia, il conto del numero di anelli presenti nel tronco, come solitamente si procede in questo tipo di ricerche. Come spiega a riguardo Alfredo Di Filippo, membro del team di ricerca “la parte centrale del legno era come polvere, non avevamo mai visto niente del genere. C’erano almeno 20 centimetri di legno mancanti, che rappresentano tantissimi anni”.
Il legno mancante nell’albero più antico d’Europa, non ha reso possibile utilizzare il metodo dendrocronologico per determinare l’età di Italus. È stato quindi necessario ricorrere alla datazione al radiocarbonio. I ricercatori hanno eseguito la datazione sulla parte scoperta delle radici del vecchio pino, rendendo possibile l’individuazione dell’esatto anno di germinazione dell’albero. La combinazione dei due metodi, la dendrocronologia e la datazione al carbonio, ha permesso ai ricercatori di stabilire la data in maniera molto più precisa di quanto avvenga di solito.
Considerando la densità della popolazione umana che si è insediata in questi luoghi nell’ultimo millennio, il modo in cui le foreste nei dintorni siano quindi state sfruttate per secoli dagli esseri umani e la terra disboscata per l’agricoltura o per la crescita delle città, fanno di Italus un vero superstite. A salvare l’albero più antico d’Europa dall’uomo per più di 1000 anni, è stata la sua posizione remota. Il territorio aspro dei dintorni ha reso difficile l’accesso a questo e altri alberi nei dintorni.
Anche se Italus rimane un bambino a confronto del record di un Pinus longaeva californiano. Gli studiosi Ed Schulman e Tom Harlan hanno infatti determinato lo scorso anno, l’età di questo albero, scoprendo che è più vecchio delle Piramidi, ha infatti ben 5067 anni. Il pino cresce sulle White Mountain, la catena montuosa tra California e Nevada e si trova sopra i tremila metri. Un’area remota proprio come quella che ha permesso a Italus di sopravvivere.
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