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Allevare bestiame e ridurre le emissioni di metano: un nuovo studio

I due gas principali che stanno favorendo l’effetto serra sono l’anidride carbonica e il metano. Se la prima è la più abbondante il secondo è in realtà ha un impatto più forte. La CO2 nell’aria è il risultato di molte attività umane mentre per il metano la storia è un po’ diverse. Tra le maggiori fonti di questo gas ci sono gli allevamenti di bestiame, principalmente i bovini, ed è un problema ben noto. Detto questo però un team internazionale di scienziati sembra aver trovato un modo per ridurre queste emissioni.

Ecco una dichiarazione del Professor John Williams dell’Università di Adelaide: “Ciò che abbiamo dimostrato è che il livello e il tipo di microbi che producono metano nella mucca sono in larga misura controllati dal patrimonio genetico della mucca. Ciò significa che potremmo selezionare per i bovini che hanno meno probabilità di avere alti livelli di batteri produttori di metano nel loro rumine.

 

Allevamenti di bestiame e produzione di metano

La produzione di questi allevamenti, per lo meno di quelli accertati, corrisponde al 37% di tutte le emissioni di metano. Un singolo esemplare adulto può produrre in media tra i 70 e i 120 kg di metano all’anno; al mondo ci sono 1,5 miliardi di bovini. Qual è il modo per ridurre questa produzione? Selezionare genetiche le mucche che producono meno emissioni, oltre che a cambiare la dieta.

Altre parole di Williams: “In precedenza sapevamo che era possibile ridurre le emissioni di metano modificando la dieta, ma cambiare la genetica è molto più significativo, in questo modo possiamo selezionare le mucche che producono permanentemente meno metano. Ora sappiamo che è possibile selezionare per la produzione di metano basso“. In tutto questo potrebbe essere anche un altro aspetto positivo ovvero una maggiore efficienza nella produzione di latte.

Giacomo Ampollini

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