Cura miracolose per l’Alzheimer? A guardare le scoperte degli ultimi vent’anni dovrebbero esistere una quantità lodevole di trattamenti efficaci, ma la verità è che molti di questo non mantengono le promesse viste in laboratorio. Detto questo, ogni tanto qualcosa si vede come un farmaco di una compagnia giapponese. Attualmente si trova in uno studio clinico alla fase tre e i risultati ci sono.
Il trattamento della casa farmaceutica Eisai parla di una riduzione del 27% del declino delle facoltà cognitive nei pazienti di Alzheimer, nei pazienti che hanno ricevuto il farmaco nei confronti di quelli con il placebo. Per lo studio sono stati scelti 1.800 volontari che sono stati poi divisi nei due gruppi. Viene definita una pietra miliare nella guerra a questa malattia.
Le parole dei ricercatori di Eisai: “Questi sono i risultati più incoraggianti fino ad oggi negli studi clinici che trattano le cause alla base dell’Alzheimer. Questi risultati indicano che il lecanemab può dare alle persone più tempo o vicino alle loro piene capacità per partecipare alla vita quotidiana, rimanere indipendenti e prendere future decisioni sanitarie. Si tratta di un guadagno significativo per le persone con la malattia e le loro famiglie e ci posiziona ulteriormente per portare avanti la nostra missione in modi nuovi ed entusiasmanti.”
Parte importante di questo trattamento è che appunto non va a curare in maniera definitiva il morbo di Alzheimer, ma ne rallenta il decorso. Quando si parla di queste patologie, i risultati del genere sono quelli più plausibili che gli strumenti e le conoscenze attualmente a disposizione.
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