News

Alzheimer: un nuovo punto di vista sulle proteine tau

Quando si parla di Alzheimer, di solito si parla anche delle proteine Tau. Negli anni ci si è concentrati sull’accumulo delle suddette per spiegare l’origine della malattia, ma recentemente, anche a causa di alcuni cambi di rotta importanti su alcune conoscenze che si ritenevano corrette, si è un po’ rivisto il tutto. Queste proteine infatti, nel momento in cui non risultano essere danneggiate, svolgono un ruolo di protezione per il cervello e alcuni ricercatori lo hanno osservato per ora nei topi.

Questa nuova finestra sulle proteine Tau ha aperto anche una nuova possibile via che può spiegare la comparsa del morbo di Alzheimer. La causa potrebbe alle gocce di grasso che si inseriscono nel tessuto connettivo dell’organo. Queste gocce sono di fatto spazzatura per il cervello, il risultato della trasformazione di altro, come le specie reattive dell’ossigeno, anche dette ROS.

 

Alzheimer: la funzione delle proteine Tau

Quando queste proteine Tau sono danneggiate, o mancano del tutto, il processo di trasformazione in gocce di grasso viene a mancare. In sostanza, le ROS si accumulano eccessivamente e sono tossiche portano poi a un danno neurodegenerativo compatibile con il morbo di Alzheimer.

Le parole dei ricercatori del Baylor College of Medicine: “Rivelando un nuovo sorprendente ruolo neuroprotettivo della tau, lo studio apre la porta a potenziali nuove strategie per rallentare, invertire e trattare le condizioni neurodegenerative. Questo processo rimuove e neutralizza efficacemente questi lipidi tossici. Mentre bassi livelli di ROS sono benefici, un eccesso di ROS è dannoso per le cellule poiché innesca la produzione di forme tossiche di altre molecole che inducono stress ossidativo.”

Giacomo Ampollini

Recent Posts

Amazon: offerte tecnologiche da non farsi scappare

Le nuove offerte tecnologiche di Amazon sono appena state lanciate. Che siate alla ricerca di uno smartphone o di un…

17 Maggio 2025

Scoperti nel liquido spinale indizi per la diagnosi precoce della demenza frontotemporale

Un recente studio scientifico ha individuato nel liquido cerebrospinale una serie di biomarcatori che potrebbero rivoluzionare la diagnosi precoce della…

17 Maggio 2025

Perché non vediamo le megastrutture aliene? Una nuova teoria svela l’autodistruzione delle sfere di Dyson

La domanda che affascina scienziati e sognatori da generazioni è sempre la stessa: perché non abbiamo ancora trovato prove della…

17 Maggio 2025

Sindrome del cuore infranto: cos’è, perché può essere mortale e chi colpisce di più

La chiamano "sindrome del cuore infranto", ma non è solo una metafora romantica: si tratta di una reale condizione medica,…

17 Maggio 2025

Occhi: la salute della vista a rischio dal clima

L'uomo ha davanti a sé una nuova era che porterà a sfide nuove sotto ogni punto di vista, anche di…

17 Maggio 2025

Recensione Huawei FreeBuds 6: audio migliorato con design open-fit e lossless a 2,3 Mbps

Huawei FreeBuds 6 sono la nuova generazione delle cuffiette true wireless che si posizionano nel segmento dei prodotti con design open-fit, in…

17 Maggio 2025