News

Alzheimer, trovata relazione con sonno interrotto

Negli ultimi anni, diverse ricerche hanno esaltato l’importanza di dormire bene. Perfino contro il rischio Alzheimer.

Nuove ricerche in tal senso, infatti, sono state presentate di recente alla Conferenza Internazionale dell’Alzheimer Association che si è svolta a Londra.

Tre studi condotti dai ricercatori del Wheaton College, infatti, hanno trovato significativi collegamenti tra i disturbi respiratori che interrompono il sonno e l’accumulo di biomarcatori per la malattia dell’Alzheimer.

La forma più comune è l’apnea ostruttiva del sonno (nota con l’acronimo OSA). Essa viene riscontrata in circa il 30% degli uomini e circa il 20% delle donne. Almeno stando alle stime della Alzheimer Association.

Gli sforzi per respirare possono svegliare una persona anche 50–60 volte a notte. Questi disturbi iniziano in età adulta e comunque prima dei primi sintomi di demenza senile.

Lo studio ha coinvolto 516 adulti dallo stato cognitivo normale. Orbene, in quelli con respirazione disordinata del sonno è stato riscontrato un aumento notevole dei depositi di beta-amiloide durante un periodo di tre anni.

Questi pazienti avevano il gene ApoeE4, considerato fattore di rischio per l’Alzheimer. Ma ciò viene considerato un fattore non incidente.

Un secondo studio ha invece scoperto che esiste una correlazione tra l’OSA e gli aumenti di accumulo di amiloide nelle persone anziane con decadimento cognitivo lieve (MCI).

Infine, un terzo studio ha riscontrato un’associazione sia nei soggetti normali che in quest’ultimi.

 

Cos’è Alzheimer

Ricordiamo che la malattia di Alzheimer (AD), anche chiamata semplicemente Alzheimer, è una malattia neurodegenerativa cronica che di solito inizia lentamente e gradualmente peggiora nel tempo.

È la causa del 60-70% dei casi di demenza. Il sintomo precoce più comune è la difficoltà nel ricordare eventi recenti. Con l’avanzare della malattia, i sintomi possono includere problemi di linguaggio, disorientamento (anche facilmente perso), sbalzi d’umore, perdita di motivazione, mancanza di gestione di sé e problemi comportamentali.

Luca Scialò

Sociologo, blogger e articolista

Recent Posts

Addio Skype: il servizio di videochiamata chiude dopo 21 anni

Dal 5 maggio 2025, Skype, il servizio di videochiamata che ha rivoluzionato le comunicazioni online, chiude ufficialmente i battenti. Lanciato…

6 Maggio 2025

Trovato un possibile candidato per il Pianeta Nove nei dati astronomici di 40 anni fa

Il misterioso Pianeta Nove potrebbe finalmente avere un volto. Un gruppo di astronomi ha identificato un possibile candidato analizzando dati…

6 Maggio 2025

Nuovo farmaco sperimentale promette di curare la dipendenza da cocaina

Un farmaco sperimentale sviluppato negli Stati Uniti sta facendo parlare di sé per i risultati incoraggianti nel trattamento della dipendenza…

6 Maggio 2025

Una nuova tavola periodica basata sugli ioni potrebbe rivoluzionare la misurazione del tempo

Non è solo un esperimento accademico: la nuova tavola periodica proposta da Chunhai Lyu e dal suo team del Max…

6 Maggio 2025

Titano, la luna di Saturno con fiumi di metano ma senza delta: un mistero che sfida gli scienziati

Titano, la luna più grande di Saturno, è uno dei corpi più affascinanti del Sistema Solare. Unico nel suo genere,…

5 Maggio 2025

La Niña è finita: ecco cosa cambierà per gli uragani e il meteo nel 2025

La Niña è ufficialmente terminata. Dopo mesi di influenza sulle condizioni meteo globali, gli scienziati del clima confermano che il…

5 Maggio 2025