Il primo progetto pilota di questo nuovo servizio di Amazon, volto a fornire servizi di pulizia domestica agli utenti, è partito quattro anni fa. Nel 2014 infatti la signora Bobbie Moe, proprietaria con suo marito di una ditta di pulizie a Seattle, fu contattata da Amazon per fornire i suoi servizi tramite un programma pilota di vendita di questi servizi online.
Credendo che questo avrebbe portato loro un maggior volume d’affari, i due coniugi si sono iscritti al programma. Ma l’esperienza è stata secondo loro un disastro. Stando a quanto riportato dai coniugi Moe, i clienti inserivano nella richiesta sul sito di Amazon le loro esigenze di pulizia e la metratura della loro casa. Questo non dava però agli addetti un effettiva stima di quanto tempo e manodopera occorresse realmente per effettuare la pulizia e spesso impiegavano più tempo di quello “pagato”. Dopo quasi due anni di prova, tra il 2015 e l’inizio del 2017 alla fine i Moe hanno deciso di abbandonare il progetto.
La divisione servizi di Amazon, è ora guidata da Patrick Bigatel, il quale afferma che l’azienda ha imparato dal progetto pilota, e migliorato il servizio. Adesso infatti ai clienti vengono chieste maggiori informazioni, riguardo il tipo di casa, il numero di stanze e il tipo di pulizia da effettuare. Amazon ora offre una vasta gamma di servizi a domicilio, di qualsiasi tipo, dalle riparazioni di elettrodomestici e smartphone a lavori domestici di ogni tipo. Il servizio è attivo su circa 45.000 codici postali statunitensi e alcune zone di India ed Europa.
I parametri relativi ai guadagni e al mercato di questo tipo di servizi però non sono ancora del tutto chiari. Alla richiesta di maggiori informazioni al riguardo, Amazon ha opposto un rifiuto. Si stima comunque che il mercato della pulizia e della manutenzione valga centinaia di miliardi di dollari.
Tutte queste piattaforme come Amzon, Facebook Marketplace, Porch e Handy ad esempio, non sono altro che la versione moderna del passaparola o dell’avviso nella bacheca del bar di quartiere. Molte aziende hanno tentato di espandersi con il franchising, ma negli anni Novanta ci si affidava sempre più volentieri all’amico o al conoscente di cui ci si fidava. Oggi siamo meno diffidenti e più avvezzi agli annunci e agli acquisti online, e questo ha reso possibile la nascita di questo tipo di aziende. Il 2010 ha visto l’aumento di nuovi arrivati come Thumbtack, Porch e Handy, ed ora ci sono molte opzioni e piattaforme per connettere i clienti con i fornitori di servizi.
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