Un gruppo di astronomi brasiliani, dell’Università di Santa Caterina, hanno scoperto curiose anomalie della stella VVV-WIT-07, che si trova nel centro della Via Lattea. La stella infatti subisce anomali abbassamenti di luminosità, che arrivano fino all’80%. Tra le ipotesi avanzate per spiegare questo fenomeno vi è quella di un’enorme costruzione aliena che orbita intorno alla vecchia stella.
La stessa ipotesi, di abbassamenti di luminosità di una stella dovuti al passaggio di una costruzione aliena, era già stata avanzata per la “Tabby Star”. Conosciuta anche come stella di Boyajian, dal nome della sua scopritrice, Tabatha Boyajian. Questa stella, distante 1400 anni luce dal nostro Pianeta, precisamente nella Costellazione del Cigno, presenta riduzioni di luminosità del 22%. Alla fine gli scienziati dimostrarono che gli abbassamenti di luminosità erano dovuti ad ammassi compatti di detriti e polvere e non a strutture artificiali aliene.
La stella VVV-WIT-07 presenta invece diminuzioni di luminosità periodiche molto più consistenti della “Tabby Star”. Nel 2012 fu registrato un abbassamento della luminosità di questa stella. Il telescopio Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy (VISTA), registrò un calo di luminosità progressivo in un arco di 11 giorni, che si mantenne per 48 giorni, prima di iniziare a risalire.
Il gruppo di ricerca guidato dal prof. Saito del Dipartimento di Fisica dell’Università di Santa Caterina, si sono imbattuti in questo fenomeno della stella VVV-WIT-07, mentre erano alla ricerca di supernovae. Hanno iniziato subito a porsi quesiti cercando di trovare una spiegazione, ma non ne hanno ancora trovata una plausibile.
Tra le ipotesi avanzate vi era anche la possibilità che la stella possedesse degli anelli simili a quelli di Saturno, come accadde per la stella J1407 che presenta variazioni variazioni del 95%. Ma anche questa ipotesi è stata scartata.
Se dovesse trattarsi di una costruzione aliena, potremmo trovarci di fronte ad un enorme Sfera di Dyson, cioè una struttura costruita per catturare energia dalla stella. Per ora l’ipotesi più probabile rimane quella di un compatto ammasso di polveri orbitante attorno alla stella.
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