Secondo una nuova ricerca riportata da El Confidencial, New York rischia un aumento del livello del mare fino a 3 metri entro la fine del secolo. Le cause sono legate allo scioglimento accelerato dell’Antartide e della Groenlandia, documentato da un’équipe internazionale di scienziati attraverso fossili, sedimenti oceanici e carote di ghiaccio.
Cosa ci dice il passato sul futuro del mare
Lo studio si è concentrato sull’ultimo periodo interglaciale, quando le temperature globali erano simili a quelle odierne. In quel contesto, il livello del mare salì notevolmente anche a causa di un fenomeno chiamato aggiustamento isostatico: lo scioglimento dei ghiacci solleva il terreno, redistribuendo l’acqua in modo irregolare su scala globale.
Esempio storico: 129.000 anni fa, i Caraibi sperimentarono un innalzamento del mare molto più rapido del previsto.
La vulnerabilità nascosta dell’Antartide
Roger Creel, geofisico del Woods Hole Oceanographic Institution, sottolinea che l’Antartide è più instabile di quanto si pensasse. Nuovi dati mostrano che il ghiaccio nordamericano ha nascosto gli effetti reali del collasso antartico nei modelli precedenti.
La calotta occidentale dell’Antartide è particolarmente a rischio, perché si trova sotto il livello del mare. Il glaciologo Mathieu Morlighem ha dichiarato: “In tutte le nostre simulazioni, l’Antartide occidentale sta crollando.”
Cosa succede a New York se il mare sale di 3 metri
Gli effetti su New York sarebbero devastanti:
- Staten Island
- Lower Manhattan
- Red Hook
- Ellis Island
Potrebbero trovarsi permanentemente sott’acqua, con allagamenti sempre più frequenti e maree estreme decuplicate nei prossimi decenni.
Il futuro è già iniziato: l’uragano Sandy come segnale
L’uragano Sandy del 2012 provocò un’onda alta 4 metri e danni per oltre 50 miliardi di dollari. Secondo il geofisico Klaus Jacob, quel tipo di evento potrebbe diventare la norma.
Le sue parole sono un monito chiaro: “Saliresti su un aereo con il 10% di possibilità di schiantarsi?”
Quali sono le opzioni?
Daniel Bader del New York Climate Panel propone tre scenari:
- Costruire infrastrutture di difesa
- Adattarsi all’acqua
- Pianificare un ritiro ordinato
Ma avverte:
“Se non c’è un ritiro pianificato, ci sarà il caos.”
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