Grazie a Fortnite ed al suo enorme successo, in costante crescita anche attualmente, si è aperto un nuovo settore di tipologia di videogame, ovvero il battle royale, sopravvivere in una mappa con un alto numero di nemici e rimanere l’unico superstite in vita, come nella saga dei film Hunger Games.
Prendendo spunto dal gioco della Epic Games, anche Call of Duty ha introdotto per la prima volta nella sua catena di videogiochi la modalità battle royale “Blackout”, così come anche altri giochi. Quella però che sembra più interessante e può competere con Fortnite è il recente gioco Apex Legends, della EA.
La tipologia di gioco è identica a qualsiasi altro battle royale. Ci paracadutiamo su un’isola, e dobbiamo restare in vita fino alla fine, facendo attenzione ai nemici e alla tempesta, che stringe sempre più lo spazio sicuro.
In Apex Legends, il giocare di squadra è fondamentale ed i membri di un team sono ridotti a tre. Ad ogni inizio partita, in ogni team ci sarà un Jumpmaster, il leader che deciderà dove buttarsi, seguito automaticamente dagli altri. La vera novità, però, che differenzia molto da Fortnite, è che ci sono ben 8 “leggende”, personaggi specifici da scegliere prima della partita, ognuno con proprie caratteristiche e funzioni specifiche. Per esempio, Lifeline si occupa di curare costantemente gli alleati, Bloodhound ha la possibilità di seguire le orme dei nemici ecc. Inoltre, ogni squadra può posizionare un trasmettitore di rientro, dove gli alleati sconfitti possono essere rianimati.
Per concludere, il gioco, dopo neanche una settimana dalla sua uscita gratuita, sta riscontrando ottimi numeri, con ben 10 milioni di giocatori nelle sole prime 72 ore. Fortnite si deve preparare ad un avversario del suo livello?
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