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Apnea notturna: una condizione con casi in aumento

L’apnea notturna è una condizione che porta ad avere momenti in cui effettivamente il corpo non riceve ossigeno mentre si dorme. A scatenare questa condizione ci possono essere molti fattori come l’obesità, allergie, problemi al naso, ma non solo. Anche l’ambiente in cui ci si trova pone un rischio in tal senso. Le temperature sono un elemento importante e con l’aumento globale di quest’ultime, si prevede un aumento significativo dei casi nel mondo nei prossimi anni.

L’apnea notturna ostruttiva dovrebbe vedere un aumento dei casi nel mondo del 50% entro la fine del secolo a causa delle temperature. Al momento i casi dovrebbero essere quasi un miliardo quindi è un aumento importante che comunque non può tenere conto di altri fattori. Considerando che la maggior parte delle persone che ne soffre non sa neanche di saperlo, in futuro potrebbe esserci molto più problemi di salute legato a questo fenomeno.

 

L’aumento dei casi di apnea notturna

L’apnea notturna ostruttiva è un problema di salute grave con danni che si accumulano nel lungo periodo. L’effetto in sé è alterare i livelli di ossigeno e di CO2 nel sangue e il risultato è uno squilibrio del metabolismo dell’insulina e del glucosio, una riduzione delle facoltà mentali, dell’umore fino ad arrivare a problemi cardiaci e cerebrali.

Le parole degli esperti della Flinders University: “Questo studio ci aiuta a capire come fattori ambientali come il clima possano influenzare la salute, indagando se le temperature ambientali influenzino la gravità dell’OSA. Nel complesso, siamo rimasti sorpresi dall’entità dell’associazione tra temperatura ambientale e gravità dell’OSA. L’aumento della prevalenza di OSA nel 2023 dovuto al riscaldamento globale è stato associato a una perdita di circa 800.000 anni di vita sana nei 29 paesi studiati. Questo numero è simile ad altre condizioni mediche, come il disturbo bipolare, il morbo di Parkinson o le malattie renali croniche.”

Giacomo Ampollini

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