Ultimamente una delle principali preoccupazioni della NASA e le altre agenzie spaziali è quella di contrastare il futuro impatto tra Apophis e la Terra. Gli scienziati hanno già partecipato ad una simulazione internazionale per cercare un modo di deviare l’asteroide. Purtroppo questa non è andata a buon fine e la comunità scientifica è ancora alla ricerca di un modo per distruggere Apophis.
La prima ipotesi, e anche la scelta più scontata in caso di un avvicinamento, sarebbe quella di distruggere Apophis con una bomba nucleare. Ma ciò non è possibile. In assenza d’aria, nel vuoto dello spazio, un qualsiasi ordigno esplosivo non produrrebbe gli stessi danni che avrebbe sulla Terra. Senza a produzione di onde d’urto il risultato sarebbe solo un’esplosione superficiale che non provocherebbe danni strutturali all’asteroide.
Prendendo spunto dalle recenti sonde Hayabusa 2 ed Osiris-Rex, che sono arrivate in prossimità degli asteroidi Ryugu e Bennu, gli scienziati hanno pensato di posizionare una sonda su Apophis in modo da perforarne la superficie. Ciò permetterebbe di posizionare al suo interno del materiale esplosivo che, pur non distruggendolo, porterebbe alla frammentazione di Apophis. Successivamente i detriti sarebbero distrutti a contatto con l’atmosfera terrestre.
Per adesso sono state effettuate solo piccole esplosioni sulla superficie di Ryugu con del materiale sufficiente solo per prelevare del materiale. La perforazone di un asteroide non è ancora stata sperimentata. Le agenzie spaziali non hanno quindi i dati sufficienti per poter essettuare una missione di questo tipo dato che essa richiederebbe degli astronauti in grado di eseguire l’intervento sull’asteroide.
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