La diffusione degli smartphone è oramai capillare ed ogni utente ha in media 80 applicazioni installate sul proprio dispositivo. Negli ultimi tre anni il mercato collegato alle app ha avuto una crescita esponenziale passando da un valore globale del 2016 di 1.300 miliardi di dollari ad uno stimato nel 2023 di oltre 6 miliardi di dollari. Questo trend di crescita ovviamente è dovuto alla diffusione degli accessi ad internet da smartphone che di fatto hanno superato quelli da pc.
Se in tutto il mondo il mercato delle applicazioni cresce vertiginosamente, in Italia la situazione non sembra decollare particolarmente. Ed i motivi sono molteplici. Si investe poco, e questa non è una novità per il nostro Paese, ma ciò che fa pensare maggiormente è il fatto che l’Italia si piazzi al 19esimo posto a livello mondiale con appena l’1,9% degli autori di app e soltanto lo 0,1% di valore complessivo del mercato. Lo scoglio della lingua è sicuramente molto importante, ma ciò che dovrebbe far riflettere sono le posizioni di Turchia e Vietnam, più avanti in classifica rispetto all’Italia, e di certo non hanno una lingua più diffusa rispetto alla nostra.
A livello globale, dunque, il fenomeno è destinato solamente a crescere, come testimoniato anche dal numero dei download totali, che di anno in anno aumenta a dismisura. In Italia, invece, nonostante le competenze ed il numero altissimo di sviluppatori non manchino, la solita burocrazia ed anche la mancanza di investimenti, non permettono al comparto di svilupparsi come dovrebbe.
Non è troppo tardi per sfruttare appieno le potenzialità e le opportunità di guadagno che il mercato delle app ha da offrire, ma si deve correre ai ripari al più presto, perché il mondo digital cresce ed in modo anche molto veloce.
Il mondo è sensibilmente cambiato con la diffusione degli smartphone e non è un caso se oggi con i device portatili si riescono a compiere una miriade di operazioni che prima era necessario fare di persona. Dal pagamento di una semplice bolletta in posta fino ad arrivare ad operazioni anche più complesse come prenotare una visita da uno specialista. E con il passare degli anni ciò che internet e gli smartphone ci permetteranno di fare senza essere obbligati ad uscire di casa saranno sicuramente molto di più.
Ma qual è il settore che registra il maggior numero di download? Non poteva che essere quello relativo alle app di giochi. Infatti circa il 75% delle app scaricate ad oggi si riferisce a questo comparto. Vista l’enorme importanza che ricopre si tratta di un settore che va regolamentato. Ed infatti non si è fatta attendere la decisione, a dir poco epocale, da parte di Apple di mettere un po’ d’ordine nel microcosmo dei giochi da casinò. In sostanza la società americana ha deciso di vietare l’utilizzo di app che al loro interno presentano giochi d’azzardo reali o simulati ai minori di 17 anni. Una scelta tutto sommato anche giusta visto e considerato che diverse applicazioni avevano come limitazione l’età minima di 12 anni. Ed i genitori che volevano cercare di limitare il più possibile l’accesso dei propri figli a questa tipologia di giochi non avevano molte armi a disposizione in quanto quello che si poteva e si può tuttora fare è semplicemente quello di impostare i limiti d’età in modo da non permettere il download di app ritenute non adatte. Con questa limitazione voluta da Apple, dunque, i minori saranno sicuramente più tutelati e protetti.
Se le app di giochi di casinò sono tra le più scaricate c’è da tenere ben presente che non tutte sono uguali. I maggiorenni che vogliono avvicinarsi a questo mondo per trascorrere il proprio tempo libero e divertirsi prima di procedere al download dovrebbero informarsi su siti specializzati ed autorevoli che offrono tutte le informazioni necessarie.
Tra i maggiori siti che si occupano di recensioni di casino online, di guide sui giochi, sui bonus e tanto altro ancora inerenti il mondo del gioco spicca la versione italiana del portale Gambling.com. Unico obbiettivo di questo sito che ha anche una sua versione italiana è quello di guidare gli appassionati che vogliono avvicinarsi per la prima volta a questo mondo ad una scelta quanto più possibile informata.
Alla fine di questo excursus che abbiamo fatto sul mondo delle app sono emerse sostanzialmente due cose. La prima è che a guadagnarci di più in questo settore sono due big come Google ed Apple. Il motivo è presto detto e risiede nel fatto che sono i possessori dei due principali store di applicazioni. Su questa faccenda si è espresso anche l’antitrust dell’Unione Europea nei mesi scorsi multando Big G per 4,3 miliardi. Per quale motivo? Semplicemente per la sua posizione dominante sul mercato in quanto obbligava i produttori di device che volevano utilizzare il suo sistema operativo Android a preinstallare Play Store all’interno degli stessi.
Se le grandi aziende registrano entrate da capogiro lo stesso si può dire per chi le sviluppa queste app? Non sempre. Nei mercati più maturi come gli Stati Uniti uno sviluppatore ha una paga oraria che oscilla tra gli 85 ed i 150 dollari l’ora mentre in Italia la situazione è davvero catastrofica. A confermarlo è l’Osservatorio del Politecnico di Milano che fa sapere che oltre la metà degli sviluppatori italiani non riescono ad arrivare neanche a mille euro l’anno. Il nostro mercato è forse ancora troppo giovane? Come mai tutta questa disparità?
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