Era il 21 ottobre 2001 quando Steve Jobs salì sul palco per presentare il primo iPod. Dispositivo destinato a cambiare il modo di ascoltare la musica. A distanza di 16 anni, l'era di iPod sembra essere giunta alla propria fine. Se aveete intenzione di acquistare uno dei modelli appena messi fuori dal commercio affrettatevi. I negozi di grande distribuzione avranno ancora qualche pezzo in magazzino. Esaurite le scorte sarà quasi impossibile trovarli sul mercato
Quanti di voi si sono chiesti del perché Apple aggiunga una “i” come prefisso a molti dei dispositivi sviluppati? Anche alcuni servizi e programmi non si sono salvati da questa tradizione, ma cosa significa? Da dove arriva? Il tutto nasce ovviamente da Steve Jobs e si parla del 1998. Il 7 maggio di quell’anno venne presentato il primo computer che all’epoca si chiamava iMac.
Per l’occasione, Jobs ha spiegato il motivo di questa scelta di nome affermando come a differenza dei normali computer, il Macintosh è pensato per un scopo preciso, per un target di consumatori preciso ovvero quello che vogliono semplicemente accedere ad Internet. La parola chiave non era solo Internet però, anche istruzione, informare e ispirare. Il nome fu un successo e così la compagnia continuò ad usare tale formula.
Negli anni a seguire arrivarono altri dispositivi come il primo MacBook il cui nome era iBook. A livello di software usci iMovie, iTools, iCards, iDisk, iDVD e iTunes. Insomma, una lunga serie di prodotti che con gli anni si sono evoluti, altri hanno cambiato nome mentre altri sono completamenti spariti. Il passo successivo prima di arrivare all’iPhone è quello in merito all’iPod.
Pensate che ci sia stata una scelta ben pensata? Non esattamente. Il nome è nato per una serie di fattori non del tutto svelati. A quanto pare Steve Jobs ad un certo punto era stanco del processo di denominazione e avesse scelto semplicemente iPod. La parte marketing ha adorato il nome e quindi così fu. In realtà più tardi si è scoperto che era arrivato un suggerimento da parte uno degli adatti al lavoro che pare avesse proposto Pod e quindi in una sorta di continuità tra iMac e iTunes il tutto divenne iPod.
Finalmente siamo arrivati all’iPhone, dopo aver saltato altri software come iPhoto e iChat ovviamente. Anche in questo non c’è una vera spiegazione in merito alla i, ma il tutto risulta una continuità con il primo iMac. Apparentemente il nome era rimasto in dubbio quasi fino all’ultimo e una delle voci dell’epoca veda il futuro telefono prendere il nome di iChat Mobile.
Come detto, la i sembra solo un retaggio del primo Macitonsh e queste sono le parole del fondatore dette alla presentazione di quest’ultimo: “iMac nasce dal connubio tra l’eccitazione di Internet e la semplicità di Macintosh. Anche se questo è un Macintosh purosangue, lo stiamo indirizzando verso l’uso numero 1 che i consumatori vogliono che è quello di accedere a Internet in modo semplice e veloce. E questo è ciò a cui è destinato questo prodotto. “i” significa anche alcune altre cose per noi. Siamo un’azienda di personal computer e, sebbene questo prodotto sia nato per la rete, è anche un bellissimo prodotto stand-alone. Lo stiamo prendendo di mira anche per l’istruzione. Vogliono comprarli. Ed è perfetto per la maggior parte delle cose che fanno nell’istruzione. È perfetto per trovare enormi fonti di informazioni su Internet. E speriamo che vedendo il prodotto ci ispireremo tutti a realizzare prodotti sempre migliori in futuro.”
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