Apple, una compagnia che ha costruito la propria immagine anche offrendo prodotti e servizi sicuri, ieri ha dovuto fare chiedere scusa. Si tratta di un danno d’immagine, appunto, non da poco, ma è stata una scelta quasi obbligata visto quanto successo.
Per chi non lo sapesse nel corso della giornata di lunedì, prevalentemente, c’è stato un furto di massa degli ID forniti dal colosso statunitense. I responsabili dell’azione hanno usato poi gli account associati per fare degli acquisti di App Store non autorizzati in Cina. Il furto è riuscito grazie all’uso di truffe phishing a danni di utenti che avevano collegato il proprio account ad alcuni sistemi di pagamento come Alipay e WeChat Pay.
Ecco le parole del portavoce della compagnia: “Ci scusiamo profondamente per l’inconveniente causato ai nostri clienti da queste truffe di phishing.” Purtroppo per Apple, e per altri produttori, la Cina è un mercato importante e fondamentale considerato che è il più grande al mondo. Il numero di smartphone che circola in quel paese non ha confronti e la concorrenza è agguerritissima.
Oltre a dover competere con le compagnie locali, bisogna anche stare attenti all’elevato numero di truffe e truffatori. Per quanto suoni brutto va detto, certe cose in quel paese sono viste in maniera differente e per questo chi prova a commercializzare deve prepararsi a tutto.
Tornando al problema di phishing, Apple non ha chiarito esattamente il processo che ha portato al furto degli ID. Limitandosi a scusarsi e senza puntare il dito contro nessuno ha voluto suggerire agli utenti di impostare l‘autenticazione a due fattori.
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