News

Marte: un’applicazione potrebbe essere in grado di misurare la sua gravità

Nonostante non sia ancora stato inventato alcun dispositivo per poter misurare la forza gravitazionale su Marte, determinare questa forza potrebbe essere più semplice del previsto, grazie ad uno strumento presente in ogni smartphone.

Kevin Lewis, assistente alla Johns Hopkins University e autore principale di studio pubblicato su Science, ha affermato: “Mi sono reso conto che è possibile scaricare un’applicazione sul telefono e, anche se non con molta precisione, misurare la forza di gravità terrestre grazie agli accelerometri degli smartphone“.

 

Come Lewis ha sviluppato l’idea:

Come la sonda Curiosity, ogni telefono di ultima generazione è fornito di un accelerometro. Mentre il rover si trovava attorno al Monte Sharp, alto quasi cinque chilometri nel centro del cratere Gale, gli scienziati hanno pensato di poter sfruttare l’accelerometro e creare un’applicazione in grado di misurare l’accelerazione gravitazionale di un pianeta.

Ciò che lo scienziato e il suo team volevano scoprire, era se il Monte Sharp fosse il risultato di un deposito di materiale accumulato all’interno del cratere Gale. Dato che questo tipo di osservazione richiedeva un gravimetro, di cui Curiosity non è previsto, per compensare questa mancanza il team ha sfruttato l’accelerometro e i giroscopi del rover.

Questo ha permesso di rilevare i dati di accelerazione attorno al Monte Sharp e di rilevare approssimativamente che le rocce che il rover stava travolgendo avevano una densità inferiore a quella prevista. Questo è stato l’elemento chiave per poter stabilire che la formazione del cratere Gale risale a quando il Monte Sharp ha iniziato a salire, e di conseguenza l’assenza di erosione del picco marziano.

In conclusione il monte si sollevò da terra a causa dei sedimenti che, cadendo nel cratere, si depositavano in una colonna che avrebbe continuato a crescere.

Kirsten Siebach, geologa marziana e assistente alla Rice University, ha comunicato in un’intervista a Gizmodo: “La mia prima impressione è stata che, l’utilizzo di questi strumenti a bordo del rover che non sono stati progettati come strumenti scientifici, sia stata ingegnosa. Ci ha spinto ad avere una migliore comprensione del comportamento delle rocce a bassa porosità su Marte“.

Elena Camaione

Recent Posts

La sedentarietà che fa bene: attività per nutrire il cervello e migliorare il benessere mentale

Quando si parla di attività sedentarie, si tende spesso a collegarle a rischi per la salute, come obesità, malattie cardiovascolari…

19 Dicembre 2024

Il primo iPad pieghevole potrebbe arrivare nel 2028

Si torna a parlare di Apple e del suo interesse verso il mercato dei dispositivi pieghevoli. Nonostante l'azienda non abbia…

18 Dicembre 2024

Uno sguardo alla scommessa da 140 miliardi di $ di AT&T su 5G, satellite e fibra per dominare la connettività

L'investimento da 140 miliardi di $ di AT&T in 5G, fibra ottica e tecnologia satellitare segna un passo trasformativo nella…

18 Dicembre 2024

Pacemaker del futuro: nuovi materiali per un funzionamento silenzioso e confortevole

I pacemaker, dispositivi essenziali per regolare il battito cardiaco, hanno rappresentato una svolta nella medicina cardiovascolare. Tuttavia, alcune sfide tecniche,…

18 Dicembre 2024

Recensione Indiana Jones e l’Antico Cerchio: una fantastica avventura

Indiana Jones e l'Antico Cerchio rappresenta una vera e propria avventura all'interno della quale gli sviluppatori di MachineGames (editore Bethesda), dopo i grandi…

18 Dicembre 2024

L’impronta genetica delle emozioni: come le esperienze plasmano il comportamento umano

La nostra capacità di adattarci agli eventi emotivi e di modificarne il comportamento in risposta rappresenta una delle funzioni più…

18 Dicembre 2024