Negli USA potrebbero cambiare le raccomandazioni per l’utilizzo ed il consumo di uno dei farmaci da banco tra i più conosciuti e utilizzati: l’aspirina. L’annuncio è arrivato lo scorso 12 ottobre dalla US Preventive Services Task Force. L’ente sta infatti mettendo a punto una nuova bozza di raccomandazioni sull’uso dell’aspirina.
Secondo la Task Force infatti sarebbe sconsigliabile, per gli adulti di età pari o superiore a 60 anni, iniziare a prendere l’aspirina per proteggere il cuore, a meno che non abbiano avuto precedenti episodi di infarti o ictus. Inoltre secondo l’ente, gli adulti di età compresa tra 40 e 59 anni a rischio di malattie cardiovascolari, ma senza storie pregresse di tali malattie, dovrebbero consultare il medico prima di decidere di assumere questo farmaco a scopo preventivo.
Come afferma in una intervista per la CNN, la dottoressa Leana Wen, medico di pronto soccorso e professore di politica e gestione sanitaria presso la George Washington University Milken Institute School of Public Health, “dobbiamo tenere a mente che praticamente ogni farmaco o terapia ha dei rischi. Nel caso dell’aspirina, un possibile effetto collaterale è un aumento del rischio di sanguinamento.”
“Questo è il motivo principale per cui la task force nazionale raccomanda un cambiamento nell’orientamento in particolare per le persone anziane,” continua Wen. “Le persone anziane hanno un rischio maggiore di cadere e l’assunzione di aspirina potrebbe aumentare il rischio di emorragie cerebrali se qualcuno cadendo dovesse sbattere la testa. C’è anche un aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale per le persone che assumono aspirina.”
Secondo Wen, dato che è stato ampiamente dimostrato da studi scientifici che “l’uso regolare di aspirina riduce il rischio di infarti e ictus”, bisognerebbe valutare, assieme al proprio medico se i benefici derivanti dall’assunzione del farmaco a scopo preventivo, superino i rischi della sua assunzione. Ovviamente non vi sono risposte univoche valide per tutti, ma ogni situazione va valutata individualmente assieme al proprio medico.
Il motivo per cui la task force ha deciso di prendere in mano la situazione con nuove linee guida e raccomandazioni è, secondo Wen, il fatto che molte persone negli USA presumono di dover assumere aspirina, un farmaco da banco reperibile ovunque, senza effettuare prima “un’attenta valutazione dei rischi e dei benefici.”
Wen ritiene che un grande problema sia legato anche al fatto che molti pazienti non dichiarano al proprio medico che stanno assumendo questo farmaco, a meno che non gli venga specificatamente chiesto. Secondo Wen infatti è “importante, assicurati che il tuo medico sappia che stai prendendo l’aspirina.”
Come afferma Wen dunque è necessario “consultare il medico prima di iniziare l’aspirina. Ho scoperto che molte persone iniziano a prendere l’aspirina perché credono che sia una cosa da fare una volta arrivati ad una certa età. Non è così, e penso che questo sia l’aspetto più importante del cambiamento delle linee guida. L‘aspirina è un farmaco e, come altri farmaci, i rischi e i benefici devono essere attentamente considerati e soppesati, insieme al medico.”
Se invece è stato proprio il medico a consigliare una terapia a base di questo principio attivo, è comunque opportuno parlarne e assicurarsi di capire perché la si sta assumendo. Così come, secondo Wen “discutere dei rischi e dei benefici di ogni farmaco è sempre una buona idea, così come la rivalutazione in corso.”
Per quanto riguarda invece le moltissime persone che ricorrono all’aspirina, o a prodotti che ne contengono il principio attivo, per il mal di testa e altri disturbi occasionali, secondo Wen anche in questo caso è importante informare il medico in quanto potrebbero esserci rimedi migliori per i vari disturbi o perché l’aspirina potrebbe interferire con altri farmaci che magari il paziente assume già.
In generale, tuttavia, la bozza di raccomandazioni non è diretta a coloro che assumono aspirina occasionalmente, ma a coloro che la assumono ogni giorno pensando che prevenga infarti e ictus.
Wen spiega che si tratta comunque di proposte, bozze di raccomandazioni, che ora sono al vaglio della commissione e che le raccomandazioni finali sono attese a novembre. Per ora gli autori della bozza affermano specificamente che chi sta già assumendo il farmaco non dovrebbe interromperne l’assunzione, in quanto potrebbero esserci rischi associati all’interruzione improvvisa.
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