Un asteroide “potenzialmente pericoloso” delle dimensioni di una balenottera entrerà nell’orbita della Terra proprio domani, venerdì 12 agosto, stando a quanto afferma la NASA. L’asteroide, conosciuto come 2015 FF sorvolerà la Terra, per fortuna ad una distanza di sicurezza, viaggiando a circa 27 volte la velocità del suono.
Questa roccia spaziale ha un diametro stimato tra 13 e 28 metri, ovvero circa la lunghezza del corpo di una balenottera azzurra adulta (Balaenoptera musculus), e sfreccerà oltre la Terra a 33.012 km/h. Al suo massimo avvicinamento, si troverà a circa 4,3 milioni di chilometri dalla superficie della Terra, una distanza davvero breve per gli standard cosmici.
La NASA considera infatti qualsiasi oggetto spaziale entro 193 milioni di km dalla Terra come “oggetto vicino alla Terra” (Near Earth Object) e qualsiasi oggetto in rapido movimento entro i 7,5 milioni di km è classificato come “potenzialmente pericoloso”.
Una volta che gli astronomi hanno assegnato una categoria ed un nome univoco a questi oggetti celesti che si trovano a passare nei pressi del nostro Pianeta, li monitorano da vicino, alla ricerca di qualsiasi deviazione dalle loro traiettorie previste. Qualsiasi piccolo cambiamento nelle loro orbite infatti, potrebbe porli in rotta di collisione con la Terra.
A tenere traccia della posizione e delle orbite di circa 28.000 asteroidi, è l’Asteroid Terrestrial Impact Last Alert System (ATLAS) della NASA, una serie di quattro telescopi in grado di eseguire una scansione completa dell’intero cielo notturno una volta ogni 24 ore.
La NASA ha stimato le traiettorie di tutti gli oggetti vicini alla Terra per i prossimi 100 anni e sembra che ci siano buone notizie per la Terra. Non dovrebbe infatti esserci nessuna collisione apocalittica di un asteroide almeno per il prossimo secolo.
Ma se mai gli astronomi dovessero osservare che un asteroide si sta dirigendo proprio verso di noi, le agenzie spaziali di tutto il mondo stanno già lavorando a possibili soluzioni per evitare l’impatto deviando l’oggetto.
Il 24 novembre del 2021 ad esempio, la NASA ha lanciato la prima parte della sua missione Double Asteroid Redirection Test (DART), che prevede di reindirizzare l’innocuo asteroide Dimorphos colpendolo con una navicella spaziale e portandolo fuori rotta. Le fasi conclusive della missione DART sono previste nell’autunno 2022. Dovremo quindi attendere ancora un po’ dunque per scoprire se il piano della NASA, in collaborazione con l’ESA, avrà successo.
Anche la Cina è anche nelle prime fasi di pianificazione di una missione di reindirizzamento degli asteroidi. Ha infatti intenzione di colpire, con ben 23 razzi Long March 5, l’asteroide Bennu, nella speranza di deviare la roccia spaziale da un impatto potenzialmente catastrofico con la Terra.
Foto di Alexander Antropov da Pixabay
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