News

Attacco nucleare o hacker: quale bisogna temere di più?

Durante la guerra fredda la paura principale era lo scoppio di una guerra mondiale e non tanto per i soliti effetti distruttivi di un tale evento, ma piuttosto per il timore dell’uso di testate atomiche. Con il doppio uso fatto dagli Stati Uniti ormai tutti conoscevano l’annichilimento che si porta dietro, soltanto che in quel momento storico gli americani non era più gli unici ad avere tali armi nei propri armamenti. Negli anni tale paura è diminuita sempre più fino quasi ad azzerarsi, ma negli ultimi anni è invece tornata, ma forse dovremmo più preoccuparci di un altro genere di minacce come un attacco hacker.

 

La fine del mondo: tra attacchi hacker e guerre nucleari

Queste minacce del nuovo millennio risultano essere al momento più serie anche per diversi motivi. Negli scorsi mesi si sono visti attacchi mirati negli Stati Uniti che hanno messo in difficoltà grandi città e diversi sistemi come quelli idrici; apparentemente qualcuno è riuscito anche a penetrare in alcuni computer che controllano i sistemi elettrici russi.

Ovviamente non si discute la capacità distruttiva di una testata nucleare, così come di molte lanciate insieme. La distruzione sarebbe immediata mentre nel caso di un cyber attacco ci sarebbero dei danni più contenuti all’inizio, ma alla lunga potrebbero essere ben più pericolosi. Non dimentichiamoci anche che strutture come centrali nucleari, o persino siti con armi nucleari, sono in qualche modo connesse a qualche tipo di rete. Un attacco mirato a queste strutture potrebbe scatenare eventi paragonabili a quelli di un conflitto nucleare.

Tutto attaccabile da un attacco informatico e per portare avanti un qualcosa del genere non ci vuole un esercito o un governo dietro di esso. A far parti eventi che bloccano intere città bastano anche poche persone, magari spinte da motivazioni personali e che quindi hanno meno freni. Durante la guerra fredda non sono partiti missili balistici nucleari perché entrambe le parti sapevano chiunque avrebbe vinto sarebbe vissuto in un modo distrutto. Questo tipo di freno potrebbe non essere presente negli hacker.

Giacomo Ampollini

Recent Posts

Alzheimer: leggere il respiro per una diagnosi precose

Il morbo di Alzheimer non è curabile, difficilmente prevedibile in quanto non si conosce appieno il percorso dietro l'origine, ma…

23 Febbraio 2025

Dieta volumetrica: il segreto per perdere peso senza soffrire la fame

La dieta volumetrica è un regime alimentare ideato dalla nutrizionista Barbara Rolls, basato sul principio di assumere alimenti con un…

23 Febbraio 2025

Mistero sul Tamigi: il segreto dei cadaveri dell’Età del Bronzo

Negli ultimi cento anni, il fondale del Tamigi ha restituito centinaia di ossa umane, portando alla luce un mistero che…

23 Febbraio 2025

Nuovo coronavirus nei pipistrelli scoperto in Cina: rischio per l’uomo?

Un team di ricercatori cinesi ha identificato un nuovo ceppo di coronavirus nei pipistrelli, denominato HKU5-CoV-2. La scoperta arriva dall’Istituto…

23 Febbraio 2025

iPhone 17 Pro Max: un render mostra il design in anticipo

Nonostante un nuovo iPhone sia stato presentato pochi giorni fa, sul web già si pensa ai modelli che usciranno nei…

23 Febbraio 2025

Sindrome post-vaccinazione Covid-19: sintomi, rischi e cosa dice la scienza

La campagna di vaccinazione contro il Covid-19 ha rappresentato un passo cruciale nella lotta alla pandemia, contribuendo in modo significativo…

23 Febbraio 2025