News

Aurora boreale e aurora australe: due fenomeni simili, ma differenti

A guardare per la prima volta un’immagine di un’aurora polare, nota ai più come aurora boreale, tutti noi abbiamo provato un senso di meraviglia, che tra l’altro non è paragonabile ad una visione diretta. Un gioco di luci nell’atmosfera in grado di far venire la pelle d’oca, un evento che sembra quasi magico, ma che presenta una spiegazione abbastanza comprensibile. Si tratta di particelle particolarmente cariche provenienti da Sole che creano tale effetto una volta raggiunta la nostra atmosfera.

Come nel circolare polare artico esiste questo fenomeno, anche al polo sud ne esiste uno simile e che non tutti conoscono ovvero l‘aurora australe. Il discorso sulla bellezza rimane lo stesso ed è facile immaginare che si tratta praticamente dell’immagine speculare di quello che succede dall’altra parte del globo; invece no. Un recente studio ha dimostrato che i due eventi non sono esattamente simili; una vecchia ricerca aveva portato avanti una differente teoria, ma si è rivelata errata.

 

Due aurore differenti

Ecco una dichiarazione dell’autore principale dello studio ovvero Anders Ohma, dottorando all’Università di Bergen in Norvegia: “La ragione per cui è eccitante è che prima pensavamo che l’asimmetria nel sistema entrasse nella magnetosfera da un meccanismo chiamato riconnessione della coda. Ciò che questo documento mostra è che è possibile che sia effettivamente il contrario.”

Il punto di partenza è il campo magnetico terrestre il quale si forma all’interno del pianeta per poi disperdersi all’esterno con onde non visibile ad occhio nudo. Anche il Sole ne ha uno e parte di esso segue gli eventi noti come venti solari. Quando quest’ultimi colpiscono il campo magnetico terrestre si formano le aurore, ma apparentemente il vento colpisce in modo asimmetrico creando una discrepanza tra i due fenomeni ed è stato confermato dalle misurazioni fatte.

La coda che il ricercatore ha nominato è l’effetto che si crea quando le linee non visibili del campo magnetico si ricollegano una volta che il vento solare è passato. Apparentemente quando si riconnette la discrepanza tra i due fenomeni sparisce, al contrario di quanto pensato.

Giacomo Ampollini

Recent Posts

Naughty Dog: per quale motivo venne venduta a Sony?

Una delle domande che maggiormente hanno colpito gli utenti di tutto il mondo va a toccare il destino di Naughty Dog,…

28 Dicembre 2024

Alzheimer: l’effetto di un noto sonnifero sulla malattia

Il morbo di Alzheimer continua a rimanere una malattia complicata dove si possono guardare diversi spunti per trovare risposte e…

28 Dicembre 2024

Joya no Kane: Il Rito di Purificazione Giapponese per il Nuovo Anno

In Giappone, il Capodanno non è solo una celebrazione; è un momento di riflessione profonda e rinnovamento spirituale. Ogni rintocco…

28 Dicembre 2024

Un futuro senza allergie: tra innovazione scientifica e nuove speranze

Le allergie rappresentano una delle condizioni di salute più diffuse e in crescita a livello globale. Si stima che circa…

28 Dicembre 2024

Hai un pacco in attesa di consegna: attenzione alla truffa

Avete ricevuto un'e-mail in cui venite avvisati che bisogna programmare la consegna di un pacco che sta per arrivare a…

27 Dicembre 2024

Tè caldo e microplastica: miliardi di frammenti dalle bustine

Se ci sarà una parola del decennio, microplastica sarà sicuramente tra le pretendenti. Viviamo in una società che solo ora…

27 Dicembre 2024