News

Autismo, trovate nuove cause nello studio del DNA “spazzatura”

Sfruttando le tecniche di intelligenza artificiale, un gruppo di ricercatori hanno dimostrato che le mutazioni nel cosiddetto DNA “spazzatura” possono causare l’autismo. Lo studio è il primo a collegare funzionalmente tali mutazioni alla condizione di sviluppo neurologico e la prima chiara dimostrazione di mutazioni non ereditarie non codificanti che causano qualsiasi malattia o disturbo umano complesso.

DNA spazzatura possibile causa dell’autismo

La ricerca è stata condotta da Olga Troyanskaya in collaborazione con Robert Darnell. Troyanskaya è vicedirettore della genomica presso il Center for Computational Biology (CCB) di Flatiron Institute a New York City. Darnell è professore di biologia del cancro alla Rockefeller University.

Il loro team ha utilizzato l’apprendimento automatico per analizzare l’intero genoma di 1.790 individui con autismo e i loro genitori e fratelli non affetti. Questi individui non avevano una storia familiare di autismo, il che significa che la causa genetica della loro condizione era probabilmente mutazioni spontanee piuttosto che mutazioni ereditarie.

L’analisi ha predetto le ramificazioni delle mutazioni genetiche in parti del genoma che non codificano proteine, regioni spesso caratterizzate come DNA “spazzatura”. Il numero di casi di autismo legati alle mutazioni non codificanti era paragonabile al numero di casi collegati a mutazioni codificanti proteine ​​che disabilitano la funzione genica.

Le implicazioni del lavoro vanno oltre l’autismo, dice Troyanskaya. “Questa è la prima chiara dimostrazione di mutazioni non ereditarie e non codificanti che causano qualsiasi malattia o disturbo umano complesso”.

Gli scienziati possono applicare le stesse tecniche utilizzate nel nuovo studio per esplorare il ruolo che le mutazioni non codificanti svolgono in malattie come il cancro e le malattie cardiache, dice il coautore dello studio Jian Zhou di CCB e Princeton. “Ciò consente una nuova prospettiva sulla causa non solo dell’autismo, ma di molte malattie umane”.

Solo l’1-2% del genoma umano è costituito da geni che codificano i progetti per la produzione di proteine. Queste proteine ​​svolgono compiti in tutto il corpo, come regolare i livelli di zucchero nel sangue, combattere le infezioni e inviare comunicazioni tra le cellule. L’altro 98 percento del nostro genoma non è però un peso morto genetico. Le regioni non codificanti aiutano a regolare quando e dove i geni producono proteine.

Le mutazioni nelle regioni codificanti proteine ​​rappresentano il 30% dei casi di autismo in individui senza una storia familiare di autismo. Le prove hanno suggerito che le mutazioni che causano l’autismo devono avvenire anche altrove nel genoma.

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

Recent Posts

Il primo iPad pieghevole potrebbe arrivare nel 2028

Si torna a parlare di Apple e del suo interesse verso il mercato dei dispositivi pieghevoli. Nonostante l'azienda non abbia…

18 Dicembre 2024

Uno sguardo alla scommessa da 140 miliardi di $ di AT&T su 5G, satellite e fibra per dominare la connettività

L'investimento da 140 miliardi di $ di AT&T in 5G, fibra ottica e tecnologia satellitare segna un passo trasformativo nella…

18 Dicembre 2024

Pacemaker del futuro: nuovi materiali per un funzionamento silenzioso e confortevole

I pacemaker, dispositivi essenziali per regolare il battito cardiaco, hanno rappresentato una svolta nella medicina cardiovascolare. Tuttavia, alcune sfide tecniche,…

18 Dicembre 2024

Recensione Indiana Jones e l’Antico Cerchio: una fantastica avventura

Indiana Jones e l'Antico Cerchio rappresenta una vera e propria avventura all'interno della quale gli sviluppatori di MachineGames (editore Bethesda), dopo i grandi…

18 Dicembre 2024

L’impronta genetica delle emozioni: come le esperienze plasmano il comportamento umano

La nostra capacità di adattarci agli eventi emotivi e di modificarne il comportamento in risposta rappresenta una delle funzioni più…

18 Dicembre 2024

Recensione Oppo Find X8 Pro: è il top di gamma del 2024

Oppo torna a far sentire la propria voce nel segmento dei top di gamma con Oppo Find X8 Pro, uno smartphone all'interno…

17 Dicembre 2024