Da oltre un anno, a Siviglia capoluogo dell’Andalusia, si sta sperimentando se sia possibile produrre energia elettrica dal succo di arancia, e sembra che siano stati raggiunti degli ottimi risultati. Per ora ne beneficia l’impianto idrico della città, ma a breve si pensa di impiegare questa tecnica per l’illuminazione ed il trasporto urbano.
L’idea è nata in questa città non per caso, a Siviglia serviva una soluzione per un problema di disagio urbano non da poco. Nella città si producono infatti milioni di tonnellate di arance dalle piante di origine asiatica, importate in Andalusia secoli fa a scopo ornamentale.
I frutti di questi alberi infatti non hanno affatto un buon sapore e non vengono quindi consumati, finendo col cadere in strada dove marciscono e che richiedono l’impegno di oltre 200 operai per raccoglierne il più possibile con un lavoro che dura giorni.
A Siviglia ci sono 48.000 aranci amari, ciascuno dei quali produce tra i 45 e i 100 chili di frutta ogni anno. A questi vanno poi aggiunti gli aranci che si trovano nei giardini privati e nei parchi statali, oltre ai 1.053 alberi del palazzo reale.
Queste piante producono ogni anno milioni di chili di arance amare e, grazie ad un clima favorevole, il comune della città spagnola stima un aumento del rendimento del 37,5% rispetto alla produzione del 2019-2020. Per il 2021 si stima saranno prodotti circa 5,7 milioni di chili di arance.
Ma come si gestisce una tale quantità di frutta? Una piccola parte viene impiegata nella preparazione di prodotti alimentari destinati soprattutto al nord Europa, come marmellate e concentrati semilavorati per aromi alimentari. Vengono utilizzate anche per la produzione di gin, Cointreau e Grand Marnier. Sono usate anche come compost, ma la maggior parte purtroppo finisce al macero.
Per risolvere il problema delle arance e del loro spreco, l’azienda municipalizzata di gestione delle acque, Emasesa, insieme al Comune di Siviglia ha deciso di provare a trarre vantaggio da esse. La società ha infatti deciso di utilizzare le arance come combustibile organico per produrre biogas.
Il gas naturale prodotto viene poi utilizzato da Emasesa per alimentare gli impianti per il trattamento delle acque reflue. In questo modo si risparmia il 40% dell’energia necessaria per la depurazione e l’approvvigionamento dell’acqua di Siviglia.
Per produrre il biogas dalle arance si utilizza un processo noto come codigestione e cogenerazione, in cui il succo d’arancia viene aggiunto a dei fanghi in appositi contenitori chiamati digestori. Qui il succo d’arancia fermenta creando gas contenenti metano che viene poi utilizzato per produrre energia elettrica.
Lo scorso anno, con 35 tonnellate di arance, Emasesa ha prodotto 1500 kWh di energia elettrica, pari all’incirca al consumo di energia elettrica di 150 case in un giorno. Si stima quindi che con 1.000 chili di arance si possono ottenere circa 50 kWh di elettricità, ovvero quanto basterebbe per alimentare ben cinque case per un giorno.
Per ora la città punta a rendere la rete di depuratori della città energeticamente autosufficiente e a ridurre inoltre considerevolmente le emissioni inquinanti. In questo periodo già 176.000 tonnellate di rifiuti sono state trattate e riutilizzate per generare energia, facendo risparmiare emissioni equivalenti al consumo di elettricità di 5.500 case del capoluogo andaluso.
Foto di Hans Braxmeier da Pixabay
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