Cos’è la solitudine? Tutti lo sappiamo. Che si sia trattato di una condizione passeggera o duratura, ognuno di noi ci è passato. A volete le persone cercano di isolarsi volontariamente in quanto non sopportano gli altri. Qualcun altro invece ci si ritrova involontariamente e quando succede, spesso si viene investiti da una lunga serie di sentimenti ed emozioni. Uscirne è difficile, ma i modi ci sono, e anche tanti. Ci sono molte associazioni e individui pronti ad aiutare. Si tratta dell’altra faccia della nostra società, da un lato in grado di metterti da parte e dall’altro in grado di offrirti un appiglio, tenderti una mano.
C’è qualcuno che non è così fortunato. Si tratta di una balena, un esemplare misterioso che finora è stata considerata la balena più solitaria al mondo. Perché gli è stato affibbiato questo titolo così triste? Perché presenta una caratteristica che gli impedisce di comunicare con i propri simili. Il suo canto non riesce ad arrivare agli altri esemplari, è particolare, è unico. Un canto disperato che viene ignorato e che solo l’uomo ha saputo cogliere.
Il canto di questo gigante del mare ha una frequenza unica, 52 hertz. Per lo meno era questa quando è stata captata le prime volte. Registrazioni più recenti hanno segnato i 49 hertz sintomo che l’esemplare è maturato. Nonostante tale cambiamento, il range è ancora lontano da quello delle altre specie di balene conosciute. Per esempio, la balenottera azzurra comunica con una frequenza tra i 10 e i 39 Hz mentre la balenottera comune ha una media di 20 Hz.
Ogni tanto, gli oceanografi riescono a rilevare tale canto, ma l’esemplare è ancora avvolto nel mistero. Non si conosce esattamente la sua specie di origine in quanto non è mai stata avvistata. L’ipotesi più accreditata è che sia un ibrido tra le due specie sopracitate, soprattutto per le sue abitudini. I movimenti ricordano la balenottera azzurra mentre le tempistiche ricordano quella comune. Un’altra ipotesi che riguarda questo animo solitario è il fatto che potrebbe essere sordo. Oltre a non poter riuscire a comunicare efficacemente con le altre, potrebbe non sente di rimando i canti di quest’ultime.
Una cosa è certa. È in salute ed è in vita. Affronta l’oceano in completa solitudine, nessuno su cui affidarsi se non la propria stazza. Chiedete a un qualcuno che ha fatto delle traversate marittime da solo qual è il carico psicologico di tali avventure. Immaginatelo moltiplicato per decenni. Il cervello dei cetacei è così sviluppato da avere cellule adibite allo sviluppo di rapporti sociali e di regolare emozioni come l’amore, l’affetto, l’amicizia. Insomma, tutto quello che la balena più solitaria del mondo non è riuscita a provare fino ad adesso e che probabilmente mai ci riuscirà. Un gigante che nuota da solo, un gigante con una voce unica a cui l’uomo gli ha dedicato diverse canzoni.
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