I bambini piccoli possiedono un’incredibile capacità di apprendimento linguistico. Una delle strategie più affascinanti è il loro utilizzo dei suggerimenti grammaticali per scoprire il significato di nuove parole. Questo fenomeno, noto come bootstrapping grammaticale, si riferisce alla capacità di dedurre il significato delle parole basandosi sulla struttura sintattica delle frasi in cui sono inserite. I ricercatori hanno scoperto che i bambini si affidano ai segnali di “focus” (enfasi o accento nel discorso) piuttosto che supporre che le parole siano reciprocamente esclusive.
Esperimenti condotti su 106 bambini hanno dimostrato che il discorso focalizzato, come l’enfasi su una parola, ha portato i bambini ad associarla a un nuovo oggetto. Questa nuova intuizione rimodella la nostra comprensione dell’apprendimento precoce delle lingue e mette in luce le sofisticate capacità linguistiche che i bambini piccoli già possiedono. Anche all’età di 1 anno, molti neonati sembrano pensare che se sentono una nuova parola, significhi qualcosa di diverso dalle parole che già conoscono. Ma il motivo per cui la pensano così è rimasto oggetto di indagine tra gli studiosi negli ultimi 40 anni.
Già dai 18-24 mesi, i bambini iniziano a riconoscere regole grammaticali basilari. Ad esempio, distinguono i nomi dai verbi osservando la posizione delle parole nella frase. Se sentono una nuova parola in posizione di soggetto o oggetto, come in “Il dax salta”, tendono a inferire che dax sia un nome. Al contrario, se una parola nuova appare in una posizione verbale, come in “Sta daxando”, i bambini suppongono che sia un’azione. Il contesto è fondamentale per il successo di questa strategia. I bambini utilizzano segnali contestuali, come la presenza di articoli determinativi (il, la, un, una), per confermare il ruolo grammaticale di una parola. Una frase come “Guarda il mib” fornisce indizi chiari sul fatto che mib sia un oggetto, mentre “Mibba veloce!” potrebbe indicare un’azione o una qualità.
I bambini non apprendono in modo passivo; sperimentano attivamente. Ripetendo le nuove parole e osservando le reazioni degli adulti, affinano le loro ipotesi. Ad esempio, se un genitore corregge o conferma il loro uso di una parola, il bambino utilizza queste informazioni per migliorare la sua comprensione. Questo processo interattivo è essenziale per consolidare le conoscenze linguistiche. La strategia del bootstrapping grammaticale è influenzata dalla lingua madre del bambino. Le lingue con strutture grammaticali rigide, come l’inglese o il tedesco, offrono segnali più chiari rispetto a lingue più flessibili, come il cinese. Tuttavia, anche in queste ultime, i bambini riescono a identificare regolarità e utilizzarle per dedurre il significato delle parole.
Gli adulti giocano un ruolo cruciale nel supportare questa fase dell’apprendimento linguistico. Parlare con frasi semplici ma grammaticalmente corrette aiuta i bambini a individuare i suggerimenti grammaticali. Inoltre, la lettura di storie, dove le parole nuove sono spesso presentate in contesti chiari, stimola ulteriormente la capacità di apprendimento. Comprendere come i bambini usano i suggerimenti grammaticali ha implicazioni significative per lo sviluppo di metodi educativi e per il trattamento di disturbi linguistici. Ad esempio, i programmi di intervento precoce per bambini con difficoltà di apprendimento del linguaggio possono includere esercizi che rafforzano la consapevolezza grammaticale.
Le nuove tecnologie, come gli assistenti vocali e le app educative, stanno iniziando a integrare la conoscenza del bootstrapping grammaticale per creare esperienze di apprendimento più efficaci. Questi strumenti potrebbero offrire esercizi personalizzati che stimolano i bambini a scoprire nuovi vocaboli attraverso la struttura delle frasi. Il modo in cui i bambini usano i suggerimenti grammaticali per apprendere nuove parole dimostra la complessità e la creatività dell’acquisizione linguistica precoce. Studiare e supportare questo processo è fondamentale per garantire che ogni bambino abbia gli strumenti necessari per sviluppare competenze linguistiche solide, che costituiscono la base del loro futuro successo comunicativo e accademico.
Foto di lisa runnels da Pixabay
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