L’effetto serra è un problema molto serio che va cercato di diminuire il possibile, per evitare disastri ambientali in futuro causati dai cambiamenti climatici. Pertanto si sta cercando di adottare strategie sempre più ecologiche possibili, ma che a volta sono peggio di quello che dovrebbero essere.
In un recente studio condotto dall’Università di Gottinga, gli scienziati hanno analizzato l’impatto del biodiesel da olio di palma sulle emissioni di gas a effetto serra per l’intero ciclo di vita. Gli scienziati hanno scoperto che l’olio di palma presenta un problema ancora più grande rispetto all’uso di combustibili fossili. Ad esempio, l’uso di olio di palma proveniente da piantagioni di prima rotazione in cui le foreste erano state ripulite per incoraggiare la coltivazione di palme in realtà ha provocato un aumento delle emissioni di gas serra.
Però, le emissioni di gas a effetto serra potrebbero essere ridotte introducendo nuove varietà di palma da olio con una resa maggiore o cicli di rotazione più lunghi. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Nature Communications.
Nel recente passato, l’uso di biocarburanti a base di olio vegetale è aumentato in modo significativo perché sono considerati un’alternativa “più verde” ai combustibili fossili. Anche se la sostenibilità dei biocarburanti a base di olio vegetale viene messa sempre più in discussione, la domanda di tali carburanti continua a crescere. Questa tendenza ha innescato una continua espansione della coltivazione della palma da olio attraverso le regioni tropicali, in particolare in Indonesia.
Si ritiene che le emissioni di gas a effetto serra siano significative perché hanno ampi impatti ambientali, come i cambiamenti climatici. In tale contesto, la direttiva sull’energia rinnovabile dell’Unione europea (UE) specifica i requisiti minimi di risparmio delle emissioni di gas a effetto serra per i biocarburanti: per tutta la loro durata di vita, il biodiesel da olio di palma deve presentare un risparmio minimo del 60% sull’emissione di gas a effetto serra rispetto al combustibile fossile.
In questa ricerca, gli scienziati del Centro di ricerca collaborativa tedesco-indonesiana EFFORTS hanno studiato l’intera durata della vita del biodiesel da olio di palma. Hanno utilizzato misurazioni sul campo dei flussi di gas a effetto serra durante varie fasi della coltivazione della palma da olio nella provincia di Jambi, in Indonesia.
La dottoressa Ana Meijide, autrice principale dello studio, ha affermato: “La ricerca ha rivelato che il biodiesel da olio di palma ottenuto dal ciclo di palme a prima rotazione genera il 98% di emissioni in più rispetto ai combustibili fossili. L’impatto negativo del biodiesel sui gas serra si riduce quando l’olio di palma proviene da piantagioni di palma da olio di seconda generazione.”
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