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Black Friday: miti e storie sulla possibile origine del termine

Come capita spesso capita, ci limitiamo a copiare gli americani senza però effettivamente comprendere di cosa si tratta. Senza postarci di mese bastare pensare ad Halloween, una ricorrenza che ha origini particolari in diverse parti del mondo, ma che noi abbiamo importato senza effettivamente averla compresa. Come la festa del 31 ottobre, anche quello che succede il 20 di questo mese abbiamo copiato ed imparato ad amare, ma senza forse sapere la sua origine, il Black Friday.

Per noi, ma ormai per tutto il mondo, si tratta di un giorno buono solo a comprare più merce possibile e scontata all’inverosimile. Ormai ogni anno si aspetta questo giorno così da poter acquistare quello di tutto e di più e ormai grazie ai siti come Amazon possiamo farlo direttamente da casa.

 

Un’origine fumosa e poca certa

Le storie in merito sono diverse. Alcuni fanno riferimento al Black Friday come ad un evento accaduto nel lontano 1869, ma il 24 settembre. Si tratta del venerdì nero della borsa di Wall Street, giorno nel quale quasi tutti persero i loro risparmi a causa di una cospirazione per alzare il prezzo dell’oro.

Senza allontanarci dal 1800, un’altra ipotesi si basa su un passato non proprio glorioso dell’America, la vendita degli schiavi. Apparentemente in quegli anni il giorno successivo al Ringraziamento, almeno negli Stati del Sud, gli schiavi venivano venduti a prezzo scontato. Per quanto questa ipotesi risulti essere più plausibile, molti la vedono solo come un pretesto per boicottare la giornata attribuendogli un significato negativo.

La verità sembra essere un’altra e risale agli anni ’50. Il termine Black Friday veniva utilizzato dai poliziotti di Philadelphia per riferirsi sempre al giorno dopo il Ringraziamento. Com’è di consuetudine dopo una festa tutti sono più propensi a spendere solo che in questa città i clienti diventano parecchio violenti. Il termine venne usato fino agli anni ’60 e per quanto la situazione si era pian piano calmata anno dopo anno, i negozianti non se la sentirono di cambiare nome, ma preferirono dargli una connotazione più positiva.

L’esplosione a livello nazionale del termine arrivò nel 1985 e poi il resto lo sappiamo. Con l’avvento di Internet e dei siti di e-commerce di origine Statunitense, il termine si è sparso per tutto il mondo. C’è da dire una cosa cosa però, le scene che si vedono ad ogni anno degli assalti ai negozi sembrano avranno fatto riportare i ricordi di qualcuno veramente agli anni ’50; troppa violenza.

Giacomo Ampollini

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