Foto di WikiImages da Pixabay
Questo fine settimana il Sole ha dato davvero spettacolo. Lo scorso sabato i satelliti hanno infatti registrato un potente brillamento solare che ha portato persino ad un blackout radio in Sud America. L’evento potrebbe avere conseguenze spettacolari anche per il giorno di San Valentino, martedì 14 febbraio.
Il brillamento solare registrato dai satelliti proveniva dalla macchia solare AR3217. Si è trattato di un evento solare intenso e potente ma dalla breve durata, la cui potenza è stata registrata in classe X1.
L’agenzia statunitense NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) ha classificato i brillamenti solari in cinque diverse categorie in base alla loro potenza: A, B, C, M e X. Le diverse categorie sono assegnate in base all’intensità dei raggi X rilasciati dal brillamento, e per ogni livello l’intensità aumenta di dieci volte.
I brillamenti di classe X sono dunque i più intensi e sono in grado di innescare blackout radio a livello planetario e tempeste di radiazioni di lunga durata. Il brillamento di sabato ha infatti prodotto radiazioni UV estreme che hanno ionizzato la parte superiore dell’atmosfera terrestre, provocando un forte blackout radio nelle frequenze ad onde corte in Sud America.
Diversi disservizi sono stati infatti riportati da radioamatori, piloti e marinai che hanno notato effetti di propagazione insoliti nelle frequenze inferiori a 30 Mhz. Il blackout è durato per circa un ora dopo l’evento solare.
Sembra che questo brillamento di classe X, in inglese X-flare, sia stata provocata da un’espulsione di massa coronale avvenuta cinque ore prima. Un’espulsione di massa coronale (normalmente abbreviata in CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è una significativa espulsione di materiale dalla corona solare nell’eliosfera, osservata con un coronografo in luce bianca. Le CME sono spesso associate a brillamenti solari o a qualche altra forma di intensa attività solare, anche se non è ancora stata stabilita una chiara relazione tra questi eventi.
La maggior parte del materiale scagliato con la CME passerà a nord della Terra, ma parte del materiale potrebbe dare vita ad uno spettacolo di luci artiche il 14 febbraio. Un regalo spettacolare del Sole a tutti gli innamorati che si trovano in quelle regioni.
Al momento non sono previsti altri blackout o pericoli per il nostro Pianeta, ma il Sole sta comunque aumentando la sua attività mentre si avvicina al massimo solare del suo ciclo di 11 anni. Nell’ultima settimana abbiamo infatti assistito a 20 brillamenti solari di notevole intensità e 34 CME.
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