Al centro della nostra galassia è presente un buco nero supermassiccio. Il suo nome è Sagittarius A. A dispetto del nome della classificazione di quest’ultimo, non deve far paura in quanto non è considerato un nucleo galattico attivo. Questo implica che non si ingrandisce andando a inghiottire tutto quello che gli sta intorno. Detto questo, gli astronomi hanno avvistato qualcosa di strano.
La sua luminosità sta da un po’ di tempo fluttuando e questo implica una sorta di attività. Il fenomeno è ormai stato confermato, un qualcosa che sta avvenendo da diversi anni in realtà. Tra il 2014 e il 2017 il tasso di brillamenti si è triplicato. L’anno scorso invece, c’è stato un brillamento 75 volte più luminoso del precedente record.
I ricercatori che si stanno occupando di Sagittarius A. hanno concluso diverse analisi di tale fenomeno e molte altre ne verranno fatte. Ogni volta c’è una conferma di quello che sta accadendo. In sostanza, i brillamenti sempre più frequenti e più luminosi, e questo su diverse lunghezze d’onda.
Essendo un oggetto cosmico lontano da noi, molti dati devono ancora arrivare, alcuni di questi sono fondamentali per cercare di capire cosa sta accadendo al centro della nostra galassia. I dati di XMN Newton e Chandra, raccolti l’anno scorso e ancora in dirittura di arrivo, dovrebbero permette di scoprire di più sulle attività dei raggi X.
I ricercatori sono quindi alla ricerca del motivo dietro questa fonte di attività senza precedenti del buco nero supermassiccio. Per quanto riguarda la sua pericolosità, siamo troppi lontani anche solo per preoccuparcene.
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