A circa 8000 anni luce dal nostro Pianeta, si trova un buco nero davvero particolare, con un comportamento così anomalo da aver subito attirato l’attenzione degli astronomi. Il buco nero in questione, noto come V404 Cygni, produce infatti dei getti plasmatici in un modo molto strano e ad una velocità mai osservata. I getti vengono infatti emessi dal buco nero in rapida successione, con un movimento che gli astronomi hanno paragonato all’oscillazione di una trottola, quando gira troppo lentamente.
I ricercatori del Centro Internazionale per la Ricerca di Radioastronomia (ICRAR), hanno eseguito le ricerche su questo anomalo buco nero mentre, come molti altri suoi simili, stava risucchiando gas da una stella vicina. Normalmente i getti vengono espulsi direttamente dai poli dei buchi neri, ma nel caso di V404 Cygni, i getti arrivano da direzioni diverse e vengono espulsi in momenti sfalsati, anche se di poco e cambiano direzione rapidamente. Questa anomalia, secondo i ricercatori, è causata da un disallineamento tra il senso di rotazione del buco nero ed il suo disco di accrescimento.
Mentre il V404 Cygni continua a risucchiare gas dalla stella compagna, il disco di accrescimento continua ad arricchirsi di materiale. Quando la materia da assorbire è troppa per il buco nero, il disco si rigonfia nella zona centrale influenzando l’emissione dei getti di plasma. In questo modo si originano degli intensi lampi di luce ravvicinati a cui segue lo spostamento di direzione nel flusso del getto.
James Miller-Jones, principale autore dello studio e professore della Curtin University in Australia, ha dichiarato: “Questo è uno dei sistemi più straordinari che abbia mai visto. Come molti buchi neri, si sta nutrendo di una stella vicina, estraendo gas dalla stella e formando un disco di materiale che circonda il buco nero. Ciò che è diverso in V404 Cygni è il disco di materiale e il buco nero potrebbero essere disallineati“.
V404 Cygni fu osservato per la prima volta nel 1989, nell’occasione in cui rilasciò una quantità massiccia di getti e radiazioni. Questo particolarissimo corpo celeste si trova nella costellazione del Cigno ed ha una massa di appena 10 Soli. Dopo un lunghissimo periodo di inattività durato millenni, il buco nero del Cigno esplose nel 2015, inondando i dintorni di particelle e radiazioni per circa 2 settimane, attirando quindi l’attenzione degli astronomi che identificarono l’evento grazie al telescopio spaziale Swift.
Da allora hanno continuato ad osservare il sistema stella-buco nero, con il sistema di radiotelescopi sparsi sul territori statunitense dai Caraibi alle Hawaii, il Very Long Baseline Array (VLBA).
I ricercatori sperano ora che questo studio possa essere un valido aiuto per riuscire a comprendere eventi estremi come questo, che accadono nel nostro Universo.
Per comprendere meglio questo buco nero anomalo, potete guardare questo interessante video esplicativo realizzato dal sempre apprezzatissimo, MEDIA-INAF, il canale informativo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.
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