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Caffè e l’effetto che ha sulla capacità di apprendere

Il caffè, e non solo la caffeina, può avere un effetto importante sul nostro organismo, sia in senso positivo che in senso negativo. Un nuovo piccolo studio ha scoperto per esempio un effetto indiretto sulla capacità di apprendere. La capacità più ovvia che associamo a tale sostanza è ovviamente quella di tenerci sveglio e il fenomeno che permette questo nel cervello potrebbe di fatto interessare anche altri aspetti visto che va a interessare la capacità di ricalibrarsi dell’organo.

Con il caffè, e ancora una volta la caffeina, si va a bloccare l’adenosina il cui effetto principale è segnalarci quando siamo stanchi per dormire. Oltre a questo scopo principale però è importante per un altro processo, il potenziamento a lungo termine, il rafforzamento del collegamento tra neuroni, utile per mantenere le informazioni apprese. Impedirne il corretto funzionamento causa una minore capacità di adattarsi, di plasticità del cervello.

 

Caffè e la capacità di apprendere

Si tratta solo di un piccolo studio in quanto è andato a interessare appena venti persone con tra l’altro un uso nel caffè che andrebbe ancora più standardizzato. Non stupirebbe comunque un effetto così importante del caffè visto le sue capacità, come si è visto in un’altra ricerca.

Le parole dei ricercatori: “Questi dati preliminari evidenziano la necessità di testare direttamente gli effetti della caffeina in studi prospettici ben documentati, perché in teoria suggeriscono che l’uso cronico di caffeina potrebbe limitare l’apprendimento o la plasticità. Una migliore comprensione di come la caffeina altera il meccanismo sottostante dell’apprendimento e della memoria, così come il potenziale impatto della caffeina sugli effetti clinici della rTMS, merita ulteriore attenzione.”

Giacomo Ampollini

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