Nelle profondità dell’oceano vive un colossale essere che ha dato vita a leggende che sono andate avanti per secoli. Si tratta dei calamari giganti, che hanno ispirato la leggenda del mostruoso kraken e le storie sulla sua terrificante forza, che hanno affascinato l’uomo fin dall’alba dei tempi. Ma per quanto affascinanti siano questi animali, sono anche estremamente sfuggenti, tant’è vero che non ne è mai stato catturato un esemplare vivo. Ma ora, potremmo forse aver finalmente risolto almeno uno dei misteri che circondano la creatura.
All’esito di un recente studio, i ricercatori descrivono per la prima volta in dettaglio il genoma di un calamaro gigante: la scoperta consente quindi di dare risposta a diverse domande sull’evoluzione di questa specie, che per secoli sono rimaste senza soluzione. Approfondire la conoscenza dei geni del calamaro gigante potrebbe infatti aiutare gli scienziati a comprendere l’evoluzione di alcune sue caratteristiche peculiari, come le sue enormi dimensioni e la sua capacità di adattarsi alla vita nelle profondità oceaniche.
“Comprendere il genoma è il primo passo per rispondere a molte domande sulla biologia di questi animali“, ha detto Caroline Albertin dell’Università di Chicago. Architeuthis dux è stato descritto per la prima volta nel 1857, dai ricercatori del World Register of Marine Species. Questi enormi cefalopodi possono raggiungere circa 20 metri di lunghezza, anche se la maggior parte degli esemplari conosciuti arrivava al massimo ai 10 metri, poco più di un autobus. I calamari giganti non sono mai stati catturati, quindi c’è ancora molto da scoprire su di loro, ma grazie a questo nuovo studio stiamo iniziando a scoprire importanti dati sulla biologia e sulla vita di questi animali.
Ad esempio, ora sappiamo che il calamaro gigante possiede circa 2,7 miliardi di coppie di basi di DNA nel suo genoma; per fare un confronto, gli umani ne possiedono circa 3 miliardi; i ricercatori hanno anche trovato 100 geni che appartengono alla famiglia delle Protocolliherine. Questi dati ci danno informazioni molto importanti e sono un segno del fatto che i calamari giganti hanno cervelli complessi e altamente evoluti. “Siamo rimasti davvero sorpresi quando abbiamo trovato più di 100 geni di questo tipo nel genoma del calamaro gigante. È segno che siamo di fronte ad un animale in possesso di un cervello molto complesso“, ha dichiarato Albertin.
Una domanda a cui lo studio non risponde riguarda però il processo evolutivo che ha portato i calamari giganti a diventare così grandi. Il genoma del calamaro gigante ha infatti rivelato solo singole copie dei geni alla base di questo sviluppo e per ora il mistero rimane irrisolto. Avendo scoperto questo genoma, i ricercatori affermano di essere a buon punto per la ricerca futura, al fine di risolvere i misteri che avvolgono questa creatura.
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