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Sequenziato il genoma del misterioso ed elusivo calamaro gigante

Un team di scienziati ha appena sequenziato completamente il genoma del calamaro gigante (Architeuthis dux), una creature delle acque profonde che non è mai stato catturato vivo e del quale non si sa praticamente nulla.

La scoperta, i cui risultati sono stati recentemente pubblicati sulla rivista scientifica specializzata GigaScience, ha aiutato ad ottenere informazioni importanti su questo misterioso animale, le cui dimensioni possono raggiungere quelle di uno scuolabus.

 

Un calamaro gigante

Con grandi occhi e tentacoli in grado di catturare prede da 9 metri di distanza, questi animali sono raramente visti e identificati nell’oceano e non sono mai stati catturati vivi. La biologia di questo cefalopode e persino il suo processo di riproduzione è un mistero per gli scienziati.

Gli esperti hanno analizzato diverse famiglie di antichi e noti geni di calamari giganti, confrontandoli con altre quattro specie di cefalopodi già sequenziate e con il genoma umano stesso. Gli scienziati hanno scoperto che il genoma dell’animale è in linea con le sue enormi proporzioni: contiene circa 2,7 miliardi di paia di basi di DNA, cioè è circa il 90% più grande del genoma umano.

Per quanto riguarda i loro geni, abbiamo scoperto che i calamari giganti sono molto simili agli altri animali“, ha affermato Caroline Albertin, una delle autrici dello studio. “Essere in grado di sequenziare il genoma del calamaro gigante è un punto importante per aiutarci a capire cosa rende un cefalopode un cefalopode, appunto. [La scoperta] può anche aiutare a capire come emergono nuovi geni nella loro evoluzione e sviluppo”.

Sebbene il suo genoma sia stato sequenziato, questo animale nasconde ancora segreti: gli scienziati non sanno ancora come il calamaro gigante abbia raggiunto la sua dimensione gigante e come abbia sviluppato il cervello più grande tra gli invertebrati. Resta da vedere come ottenere la tua agilità e capacità di mimetizzarti istantaneamente.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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