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Cambiamenti climatici e aerei: volare diventerà sempre più pericoloso

Quando si parla dei cambiamenti climatici di solito si fa riferimento ai soliti problemi noti, come il surriscaldamento degli oceani, lo scioglimento dei ghiacci o il peggioramento del clima. Ovviamente poi si guarda più nello specifico a cosa queste situazioni portano ovvero un’innalzamento delle acque, un habitat sempre meno vivibile e altro, ma anche in questo sono argomenti già trattati. Un nuovo studio però ha evidenziato qualcosa di nuovo ovvero come tali cambiamenti andranno ad interessare fortemente anche i viaggi aerei.

Gli incidenti che sono già avvenuti quest’anno hanno fatto capire agli esperti che viaggiare in aereo diventerà sempre più pericoloso, soprattutto sopra l’Atlantico del Nord. Le forti turbolenze saranno sempre più comuni visto che c’è un cambiamento in atto rispetto al movimento del vento in tale regione. Lo studio evidenzia come ci sono in aumento forti sferzate di vento verticale all’altezza propri in cui volano gli aerei commerciali. Considerando che quella zona di cielo è protagonista di circa 3000 voli al giorno allora è ovvio che si potrebbe sentire parlare sempre più spesso di incidenti.

 

I cambiamenti climatici, il vento e i voli degli aerei

Lo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Reading ha preso in esame il nord dell’Atlantico anche per il fatto che è una delle zone più trafficate dal punto di vista dei voli. Il risultato è che si è scoperto che la temperatura all’altezza della stratosfera bassa sta subendo un abbassamento mentre nella troposfera c’è un aumento. Questa differenza sta causando dei repentini cambi di vento i quali stanno andando ad interferire con i voli degli aerei.

Alcune parole di uno degli autori, Paul D. Williams: “Se il flusso del jet rallenta nell’atmosfera inferiore, ma rimane invariato nell’atmosfera superiore, allora le sferzate nell’atmosfera superiore deve essere aumentato. I modelli climatici mostrano già che ci sarà un aumento di questi fenomeni più ci avviciniamo alle metà del secolo. Ora quello che abbiamo fatto è guardare le osservazioni e scopriamo che in realtà uno dei driver chiave è aumentato.”

Giacomo Ampollini

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