News

Cambiamento climatico: l’impotenza delle immagini nel modificare il comportamento umano

La Terra sta subendo uno sconvolgimento climatico e tutto questo si manifesta in fenomeni distruttivi. L’aumento delle temperature a livello globale sta causando anche l’abbassamento di quest’ultime nei mesi freddi. Gli effetti ce l’abbiamo sotto gli occhi tutti giorni e non solo con immagini come lo scioglimento dei ghiacci dell’Antartide, ma anche con l’aumento di precipitazioni concentrate seguite da lunghi periodi di siccità.

Nonostante tutti questi cambiamenti la nostra società non sembra invogliata a fare i passi giusti verso una soluzione, seppur minima. Il problema di fondo è che gli effetti non vengono percepiti come una causa del cambiamento climatico mentre le immagini sopracitate vengono percepite come lontane, sia come distanza, ma anche temporalmente parlando.

 

La forza delle immagini

Questo aspetto è noto alla comunità scientifica tanto che in merito è stato condotto un esperimento; oltre alle solite immagini sono stati associati anche dei fattori umani. L’empatia che suscitavano la vista di volti veri e sofferenti ha causato risposte diverse alle persone che hanno preso parte a tale sondaggio. Mentre è difficile rappresentare in modo efficace l’accumulo di gas serra, risulta più facile mostrare il dramma che molte persone stanno subendo a causa di questo.

Alcune figure influenti avevano individuato tale effetto già negli anni 90, un periodo in cui Internet non era per niente diffuso. Con l’arrivo di questo mezzo le immagini di catastrofi sono diventate più comuni desensibilizzando la maggior parte di noi.

Oltre al problema delle immagini percepite come troppo lontane ce n’è un altro che impedisce una comprensione più approfondita dei problemi a cui stiamo andando incontro. Lo sconvolgimento del tempo meteorologico è solo uno dei tanti effetti del cambiamento climatico e prima ce ne si accorge, prima si potrà lavorare per cercare di migliorare la situazione.

Giacomo Ampollini

Recent Posts

IA contro l’ictus: in Portogallo un modello prevede la mortalità con il 98,5% di precisione

Una nuova frontiera della medicina predittiva arriva dal Portogallo: un team di ricercatori della NOVA Information Management School (NOVA IMS)…

22 Luglio 2025

Recensione AOC AGON Pro AG276UZD: il monitor QD-OLED 4K a 240 Hz che ridefinisce il gaming competitivo

Nel panorama in continua evoluzione dei monitor da gaming, l’AOC AGON Pro AG276UZD si propone come una delle soluzioni più…

22 Luglio 2025

Paralisi di Bell: cos’è, come riconoscerla e perché non va sottovalutata

La paralisi di Bell è una condizione neurologica improvvisa e spesso spaventosa, che causa la perdita del controllo dei muscoli…

22 Luglio 2025

Genitori troppo protettivi? Il legame con ansia e infelicità nell’età adulta

Essere genitori premurosi è naturale, ma quando la protezione diventa eccessiva può trasformarsi in un problema per i figli, anche…

22 Luglio 2025

I buchi neri non si vedono più: colpa del nostro Wi-Fi

Una rivoluzione silenziosa, ma potentissima, sta avvenendo sotto i nostri occhi e sopra le nostre teste. Gli strumenti più raffinati…

22 Luglio 2025

iPad Pro con chip M5: ecco quando arriveranno sul mercato

Apple non aggiorna la gamma di iPad Pro da più di un anno. Per quanto l'attuale generazione sia ancora valida…

22 Luglio 2025