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Cambiamento climatico: un’estinzione di massa per gli animali oceanici

Da quando c’è stata l’estinzione dei dinosauri e con loro la maggior parte di tutti gli altri esseri sulla Terra, la vita negli oceani non è mai stata cosi in pericolo. A causa del cambiamento climatico e al riscaldamento delle acque, molte specie marine stanno soffocando mentre l’ossigeno fuoriesce dai mari. Anche le popolazioni che finora sono riuscite a resistere alla pesca eccessiva stanno soffrendo e lottano per sopravvivere a causa dell’accelerazione del cambiamento climatico.

Secondo un recente studio se le emissioni di gas serra continuano ad aumentare, circa un terzo degli animali che popolano le acque degli oceani potrebbe svanire tra 300 anni. I risultati hanno suggerito di un incombente estinzione di massa nelle acque. Gli oceani hanno assorbito un terzo del carbonio e il 90% del calore in eccesso creato dagli esseri umani, ma la loro vasta distesa e le profondità proibitive significano che gli scienziati stanno appena iniziando a capire quali creature devono affrontare lì.

 

Animali oceanici, a causa del cambiamento climatico una possibile estinzione di massa

Lo studio sottolinea anche quanta vita marina può essere ancora salvata. Se il mondo intraprenderà un’azione rapida contro i combustibili fossili e ripristinare gli ecosistemi degradati, potrebbe ridurre l’estinzioni del 70%. Il mondo si è già riscaldato di 1 oltre grado Celsius dall’era preindustriale e lo scorso anno gli oceani contenevano più energia termica di qualsiasi momento. L’aumento delle temperature oceaniche sta spostando i confini delle zone di comfort delle creature marine. Molti stanno fuggendo verso nord alla ricerca di acque più fresche, causando l’estirpazione di specie un tempo comuni.

Le creature polari abituate ai climi più freddi potrebbero ritrovarsi molto presto un posto dove andare. Le specie che non possono spostarsi facilmente alla ricerca di nuovi habitat, come i pesci che dipendono da specifiche zone umide costiere o formazioni geologiche sul fondo del mare, saranno più probabilmente estinte. Attraverso modelli climatici che predicono il comportamento delle specie, i ricercatori hanno scoperto che il numero di estirpazioni aumenta di circa il 10% ogni grado Celsius di riscaldamento.

Lo studio ha rilevato che la maggior parte degli animali non può permettersi di perdere molto più del 50% del proprio habitat: oltre quel numero, una specie rischia un declino irreversibile. Negli scenari peggiori delle emissioni, le perdite sarebbero alla pari delle cinque peggiori estinzioni di massa nella storia della Terra. Sebbene il pericolo per gli animali, e per gli umani che da loro dipendono, sia innegabilmente grave, gli esperti hanno esortato a non cedere alla disperazione.

Foto di Sharon Ang da Pixabay

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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